Uno alla svolta e Ricordati di Viverla, Francesco Criniti presenta due opere prime

domenica 10 novembre, 2019

Catanzaro, 10 Novembre - Nella suggestiva location del Museo di Arte Contemporanea, Mario Sei, autore e attore teatrale, ha moderato, venerdì scorso, l’incontro con la stampa per la presentazione di uno spettacolo teatrale, dal titolo “Uno alla svolta”, previsto per il prossimo 17 Novembre, alle ore 18,30 presso il Teatro Comunale di Catanzaro ed a seguire la presentazione del libro dal titolo “Ricordati di viverla”. Autore di entrambi i testi il giovane catanzarese Francesco Criniti, educatore presso il Centro Clinico San Vitaliano.

Nella sala panoramica completamente gremita sono intervenuti tre autorevoli ospiti, Il Dottor Venturino Lazzaro (oncologo), Direttore del centro clinico S. Vitaliano di Catanzaro, in cui Francesco Criniti è educatore, la dottoressa Anna Melania Corrado, Presidente del Teatro di Calabria “Aroldo Tieri” e Don Francesco Cristofaro, teologo, scrittore e conduttore Tv, che ha raccontato la sua storia di bambino bullizzato ed emarginato, a causa della paresi spastica alle gambe e della sua “trasformazione”. Oggi, infatti, ama definirsi un prete felice!

Intervento di grande spessore del Dottor Venturino Lazzaro che ha ampiamente parlato delle cure palliative, della terapia del dolore e dei relativi provvedimenti legislativi fatti in questi anni in questo ambito, oltre all’importanza, per i malati affetti da malattie neurodegenerative, dell’empatia che si crea con il personale sanitario.

La Presidente del Teatro di Calabria, Anna Melania Corrado, ha invece sottolineato l’importanza di portare il teatro in contesti differenti dal classico luogo deputato alla messa in scena di spettacoli teatrali, come ad esempio può essere lo stesso centro clinico, dove proprio il teatro di Calabria più volte è andato.

“Uno alla svolta”, scritto da Francesco Criniti con l’adattamento scenico ed ottimizzazione di Salvatore Venuto e la regia del Maestro Aldo Conforto, entrambi con un’esperienza di lungo corso, si preannuncia particolarmente interessante, per il ricorso che fa alla cosiddetta PNL (programmazione neuro linguistica), in cui l’EGO (Salvatore Venuto) e l’IO (Francesco Criniti) si mescolano, si sovrappongono, si sfidano, combattendo una battaglia per la sopraffazione dell’uno sull’altro e che solo il discernimento deciderà chi, tra i due, avrà la supremazia.

Una voce fuori campo – la COSCIENZA (Aldo Conforto) – richiamerà ai principi di buon senso, di rapporto con la realtà, di ricerca di equilibrio e non già di materialità, mettendo sempre in discussione la dicotomia tra l’essere e l’avere, tra l’essere e l’apparire.

Parte del ricavato dello spettacolo verrà devoluto all’Associazione Calabrese Malati Oncologici, malati di cui Francesco Criniti ha ampiamente parlato nel suo libro “Ricordati di viverla”.

“Ricordati di viverla” è un libro intenso, in cui sono protagonisti alcuni ospiti del centro clinico San Vitaliano e di cui Francesco ha raccolto le loro testimonianze e voluto raccontare ai lettori, oltre naturalmente una serie di riflessioni dello stesso autore che, stando da anni a contatto con questi pazienti gravemente malati, vede la vita da angolature diverse rispetto al passato.

Un viaggio quindi con tanti protagonisti e le loro emozionanti storie, alcune ancora in corso, altre finite bene, altre purtroppo finite male, ma la cui conclusione, sostiene l’autore nel suo libro, deve essere da stimolo per il lettore a vivere intensamente la vita, con i suoi alti ed i suoi bassi, le sue gioie e i suoi momenti più bui.

Alcuni passi di queste storie sono stati letti magistralmente da Mariarita Albanese e da Salvatore Venuto, attori di punta del teatro di Calabria, giunto ormai alla sua decennale presenza in Calabria, commuovendo il pubblico presente, tra cui anche alcuni familiari degli ospiti del centro.

La pioggia, Inno alla Vita, sono alcuni capitoli che i due attori hanno letto con grande trasporto, dando voce ad alcuni protagonisti del libro di Criniti che visibilmente commosso, ha ringraziato tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione dello spettacolo ed alla stesura del suo libro, ma in particolare, ha voluto ringraziare la sua famiglia ed i suoi pazienti, senza i quali niente sarebbe com’è.

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