Una escursione degli studenti della scuola “Don Milani” attraverso la città di Lamezia
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LAMEZIA TERME (CZ), 23 NOVEMBRE - Conoscere i luoghi della storia e della memoria di Lamezia Terme osservando posti in realtà non conosciuti perché sfuggiti allo guardo distratto dei passanti specie dei piccoli che devono imparare ad apprezzare ed amare la propria città fin dalla tenera età. Questa la finalità della passeggiata didattica realizzata dagli alunni della scuola secondaria Don Milani di Lamezia Terme, accompagnati dalle docenti Monica Guido, Giovanna Villella, Giovanna Costanzo, Immacolata Giampà, Gabriella Borrello, Ilenia Flamingo ed Enrica Leone. Il percorso a piedi ha avuto inizio dall’antico quartiere di S. Teodoro, dominato dai ruderi del castello normanno-svevo, ed è continuato per Via Garibaldi e Corso Numistrano fino al settecentesco Palazzo Nicotera-Severisio dove si trovano la Biblioteca Comunale e la Casa del Libro Antico. Guidati dalla signora Tiziana, gli studenti hanno visitato con grande interesse e partecipazione tutta la struttura che vanta una collezione libraria di oltre 2500 volumi, composta principalmente dai fondi librari dei conventi dei Cappuccini e dei Domenicani di Nicastro e dei Frati Minimi di Sambiase con testi che vanno dal Medioevo al Rinascimento. Opere di teologia, filosofia, patrologia, storia ecclesiastica ed esegesi, ma anche frammenti di codici manoscritti greci e latini e le cinquecentine impreziosite dalle xilografie di Manuzio, Giunta, Giolito, Froben e Plantin. Gli alunni sono stati attratti soprattutto da due incunaboli della seconda metà del XV secolo con le postille scritte a mano dal filosofo Tommaso Campanella che, tra il 1585 e il 1587, dimorò nel Convento domenicano a Nicastro dove studiò e coltivò gli studi di logica aristiotelica.
E poi i due mappamondi lignei, quello terrestre e quello celeste, i diletti, antichi segnalibri che ricordano i kirigami e l’esemplare del libro più piccolo posseduto dal patrimonio librario. È seguita una breve pausa nel cortile del Palazzo e la visita nei locali della Biblioteca Comunale, intitolata all’illustre studioso Oreste Borrello, dove i ragazzi hanno rivolto l’attenzione agli affreschi delle varie sale tra cui quello che rappresenta la gloria della nobile casata calabrese, la simbologia legata al mondo contadino, la camera da letto, la baronessa ritratta in un medaglione accanto alla sua dama di compagnia e poi il salone delle feste intitolato alla memoria del giornalista Giuseppe Perri. Al ritorno a scuola, una breve sosta davanti al Complesso Monumentale di S. Domenico nella omonima piazzetta dominata dalla splendida facciata della chiesa seicentesca con un grande dipinto della Madonna del Rosario, incorniciato da stucchi, sotto il quale è lo stemma marmoreo dei principi d’Aquino, feudatari di Nicastro e benefattori del Convento domenicano. D’obbligo la pausa davanti al Teatro Umberto,attualmente chiuso per inagibilità, un piccolo teatro conosciuto anche come Pidocchietto che conserva ancora la bella intestazione in stile liberty e poi la statua che riproduce la Sirena Ligea che con la sua voce melodiosa fece innamorare Ulisse e il cui mito è profondamente legato alla storia del nostro territorio. Prima del rientro a scuola, uno sguardo attento alla maestosa facciata della Cattedrale dei S.S. Pietro e Paolo, patroni della città e alla statua di Federico II in via Garibaldi, opera dell’artista lametino Maurizio Carnevali, che ritrae l’imperatore con un falcone posato sul braccio destro rivolto in direzione del “suo” castello.
Foto: gli studenti davanti alla chiesa di San Domenico
Lina Latelli Nucifero