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Cosa può farci capire di aver incontrato l’anima gemella? Richard non lo sapeva, ma era certo che solo a guardarla, avrebbe capito che era la donna della sua vita.
La sua esistenza non era che voli e libri. La libertà era il suo bene più prezioso. Non ne avrebbe mai fatto a meno e la sua donna avrebbe accettato questa sua priorità: gli aerei.
Quando Richard vola si sente come quel gabbiano di cui ha scritto. Un principe assoluto del cielo, un tutt’uno con l’aria. Lui è certo: è nato per volare e la sua donna avrebbe amato anche questo.
Ma la vita del nostro protagonista, brillante uomo affascinante e curioso, un giorno cambia. Il suo libro diventa un successo e si vede piovere addosso milioni di dollari.[MORE]
Come avrebbe trovato ora la sua anima gemella? Le donne che stavano con lui potevano essere innamorate solo dei suoi soldi…Come, infatti, successe più volte.
Fin quando non arriva lei, Leslie. Attraente, intelligente, amante del bello e…amica. Si, un’amica. Ma ben presto Richard si rende conto che Leslie non è solo una compagna di scacchi e film, no.
Lei è quella donna che quando era ragazzino l’aveva vista, nei suoi sogni, entrare dal cancelletto bianco, di legno, del giardino di casa sua. E’ quella donna che, sempre nei suoi sogni, lo attendeva dopo un suo volo. Lei era quella dama che salvano i cavalieri in pericolo anche nelle favole moderne. E’ la donna che lo prenderà per mano per passeggiare su quel ponte che conduce all’eternità. Una donna che gli farà conoscere la magia dello stare insieme.
Un ponte sull’Eternità è una vera storia d’amore. E’ parte della vita dell’autore Richard Bach, famosissimo per Il gabbiano Jonathan Livingston. La consapevolezza che non si tratta di un racconto inventato, coinvolge maggiormente il lettore nella scoperta non solo di un sentimento travolgente ed inaspettato, quanto atteso, ma della personalità di uno scrittore che, con le sue profonde parole, tocca dritto al cuore.
“Non so dove sei, ma tu vivi, in questo momento, da qualche parte, su questa terra, e verrà il giorno in cui tu e io poseremo la mano su questo cancello, dove io la poso adesso. La tua mano toccherò questo legno, qui! Poi tu e io entreremo e saremo pieni di futuro e di passato e saremo, l’uno per l’altra, quel che mai nessuno è stato. Non possiamo incontrarci adesso, non so perché. Ma un giorno le nostre domande troveranno risposta e noi saremo presi dentro da qualcosa di così luminoso…E ogni passo ch’io muovo è un passo che più m’avvicina a quel ponte che dovremmo varcare per incontrarci.”