Tutti contro Monti. Vendola: «Conservatore», Berlusconi: «Piccolo protagonista»
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ROMA, 30 GENNAIO 2013 - Monti è uno che unisce sia destra che sinistra. Nel senso che il disprezzo nei confronti del premier uscente e leader di lista civica è bipartisan, nel senso che oltrepassa schieramenti politici opposti.
Se il leader della coalizione di centrosinistra, Pier Luigi Bersani, mantiene aperta la porta di un’intesa con Monti, il presidente di Sel, Nichi Vendola, mantiene una forte ostilità con il Professore, che ricambia il sentimento. «Se si immagina di poter precipitare l'Italia in una palude, io non nuoto nella palude» ha dichiarato Vendola su Ansa, in merito ad un’alleanza con Monti in caso la sua coalizione non ottenga la maggioranza al Senato, cosa che ora sembra molto incerta. Su Repubblica, poi, il leader di Sel affonda il colpo: «Con tutto il rispetto e la simpatia per la persona, Monti è un esponente del polo conservatore, che non ha fatto bene all'Europa. Mira all’ingovernabilità per essere il dominus della situazione ed ipotecare le politiche economico-sociali». Vendola, ad ogni modo, eleva il Professore ad un rango superiore rispetto a Pdl e Lega: «È l’avversario che vorrei per un confronto più europeo».[MORE]
Dall’altra parte della barricata elettorale, Silvio Berlusconi, davanti le telecamere di Vista Tv, si è lanciato in un nuovo attacco nei confronti del Professore, l’ultimo dei tanti. Questa volta, il Cavaliere ha previsto per il premier un avvenire modesto nel mondo politico: «Farà una comparsata nella politica italiana. Non vedo alcuna possibilità di collaborare né con lui né con Fini e con Casini. Ci siamo cascati tutti nel giudizio su Monti, io per primo. Poi lui via via si è appalesato per quello che è ed è diventato: un piccolo protagonista della politica italiana che si è alleato con i due protagonisti più vecchi, in campo già trent'anni fa non potrà procedere ad alcun rinnovamento».
In mezzo, ma non nel centro sia chiaro, piovono critiche anche dai volti nuovi e non allineati nello spettro elettorale, ossia Beppe Grillo e Antonio Ingroia. Quest’ultimo, alla richiesta di alleanza da parte di Bersani, ha risposto che non intende instaurare nessuna intesa se in essa è compreso anche il Professore: «Noi e Monti siamo forze politiche lontane, opposte, e non potremmo mai stare in uno stesso governo» disse lunedì scorso su Tiscali.
Tuttavia, c’è chi punta su Monti ed è proprio il già citato Bersani, che sulle elezioni in Lombardia ha mandato nuovamente segnali al premier su SkyTg24: «Deve fare una riflessione. Tanto Alberini (il candidato di Monti e dei centristi, ndr) non vincerà».
(Foto: newspage.it)
Giovanni Gaeta