Turchia, arrestato leader partito curdo e social media bloccati
Estero Lazio

Turchia, arrestato leader partito curdo e social media bloccati

venerdì 4 novembre, 2016

 DYARKABIR, 4 NOVEMBRE – E’ stato condotto in tribunale insieme ad altri 10 deputati il leader del partito filo-curdo Hdp, Selahattin Demirtas, nell’ambito delle indagini anti-terrorismo legate al fallito golpe della scorsa estate. La recente abolizione dell’immunità parlamentare ha consentito l’arresto dei deputati che, a quanto si apprende, hanno rifiutato di presentarsi spontaneamente davanti al giudice.[MORE]


La scelta del tribunale di Dyarkabir nel sud-est della Turchia, nel quale sono stati condotti i parlamentari filo-curdi con il loro leader, è una decisione forte considerando che questa è la principale città curda: ciò denota ancora la volontà di Erdogan di affermare il suo autoritarismo in tutto il Paese.


La risposta curda

La reazione non si è fatta attendere, e già in mattinata un’autobomba è stata posizionata nei pressi di un edificio della polizia turca, come conferma anche un comunicato di un governatore locale. L’esplosione, come riportato dalla Cnn Turk prima che la notizia fosse censurata dall’autorità radiotelevisiva, ha provocato una trentina di feriti.


Intanto Turkey blocks denuncia che i principali social media turchi sono stati bloccati, in un primo momento You Tube, Facebook e Twitter, ai quali si sono poi aggiunti, per la prima volta anche Whatsapp e Instagram. I social risultano inaccessibili dall’1.20 di questa notte, non lontana dall’ora dell’arresto dei deputati curdi, e proprio Turkey Blocks ipotizza il legame tra i due provvedimenti.

 

Maria Azzarello

 

fonte immagine: infooggi.it


Autore
https://www.infooggi.it - Il Diritto Di Sapere

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