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ROMA, 12 MARZO 2016 - Secondo gli oncologi dell'Aiom il fondo finanziato con le accise sul tabacco potrebbe contribuire a combattere il cancro al polmone, con circa 41.000 nuove diagnosi nel 2015. In cinque anni gli italiani che vivono dopo un tumore sono aumentati di circa il 20%: da 2 milioni e mezzo nel 2010 a circa 3 milioni nel 2015. [MORE]
L'Aiom (Associazione italiana di oncologia medica), rilancia una proposta per coprire le spese dei farmaci innovativi contro il cancro. L'idea è stata battezzata “1 centesimo a sigaretta” e servirebbe a finanziare un fondo nazionale per l'oncologia. Il ricavato derivante dalle accise sul tabacco potrebbe contemporaneamente contrastare il tabagismo oltre che aiutare la ricerca. "Il Fondo – spiega Carmine Pinto, presidente nazionale Aiom - garantirebbe uguali diritti di cura e di accesso ai farmaci innovativi per tutti i pazienti in ogni Regione".
“Il Fondo Nazionale per l’Oncologia – aggiunge il prof. Pinto – può essere uno strumento di equità sociale, garantendo uguali diritti di cura e di accesso ai farmaci innovativi in tutte le Regioni del nostro paese, nell’ambito di una gestione della spesa farmaceutica basata sulla partecipazione e la condivisione di più attori: i Ministeri della Salute e dell’Economia, le Regioni e l’AIFA”. La proposta di AIOM trova fondamento nei dati che registrano la sopravvivenza in Italia più alta rispetto alla media europea nelle neoplasie più frequenti come seno (85,5% vs 81,8%), prostata (88,6% vs 83,4%), colon (60,8% vs 57%) e stomaco (32,4% vs 25,1%), e particolarmente difficili da trattare, come polmone (14,3% vs 13%) e pancreas (7,2% vs 6,9%).
Negli ultimi cinque anni inoltre, gli italiani che vivono dopo un tumore sono aumentati del 20% circa: da 2 milioni e mezzo nel 2010 a circa 3 milioni nel 2015.
(fonte immagine topnews.in)
Giuseppe Sanzi