Ponte sullo Stretto, il Quirinale: “Le attuali norme antimafia sono sufficienti”


ROMA – La norma sui controlli antimafia per il Ponte sullo Stretto di Messina, apparsa in extremis nel testo del decreto Infrastrutture, non era presente nella versione iniziale inviata al Quirinale. A chiarirlo è una nota ufficiale dell’ufficio stampa della Presidenza della Repubblica, che precisa: “La legislazione vigente contempla già norme antimafia rigorose per opere strategiche come il Ponte di Messina. La nuova procedura speciale, invece, consentirebbe deroghe che le norme ordinarie non prevedono.”
Secondo il Colle, la disposizione proposta – simile a quella usata per le emergenze nazionali o per eventi eccezionali come le Olimpiadi – non garantirebbe un livello di sicurezza maggiore rispetto all’attuale quadro normativo. Anzi, “autorizza anche a derogare ad alcune disposizioni del Codice antimafia”, sottolinea la Presidenza, smontando così alcune ricostruzioni apparse sulla stampa.
Salvini insiste: “Massimo rigore, sarà il Parlamento a decidere”
Il vicepremier e ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, non ha rinunciato all’idea di rafforzare i controlli: “Chiederemo il massimo della trasparenza e più poteri al Ministero dell’Interno e alle Prefetture. Sarà il Parlamento a introdurre tutte le garanzie antimafia necessarie.”
Durante un sopralluogo ai cantieri della Sopraelevata portuale di Genova, Salvini ha ribadito l’importanza di una vigilanza serrata sulle grandi opere: “A Messina sono in gioco più di 100 mila posti di lavoro e migliaia di imprese. È interesse di tutti garantire la massima legalità e coinvolgere Prefetture, Procure, sindacati e associazioni.”
Il leader della Lega ha inoltre chiarito che i tagli del 70% ai fondi per la manutenzione delle strade provinciali non sono legati al progetto del Ponte: “Quei fondi sono stati destinati a coprire i costi di opere in Liguria, come il Terzo Valico e gli interventi su Genova.”
Il Viminale: “La prevenzione antimafia è un interesse condiviso”
Anche il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi è intervenuto sull’argomento, sottolineando come “la prevenzione antimafia sia sempre stata un obiettivo condiviso da tutte le istituzioni”. Dichiarazioni rilasciate lasciando il Senato dopo il question time.
Intanto, nel passaggio parlamentare del decreto Infrastrutture, la Lega intende riproporre l’emendamento sulla procedura speciale per il Ponte, espunta dalla versione definitiva approvata dal Consiglio dei Ministri.