Reggio Calabria. GDF: Trovato panetto cocaina simboli massonici, esplosivo, armi e pistole, arresto
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Reggio Calabria. GDF: Trovato panetto cocaina simboli massonici, esplosivo, armi e pistole, arresto

mercoledì 16 ottobre, 2019

REGGIO CALABRIA, 16 OTTOBRE - Nascondeva in un garage oltre 2 chili e mezzo di esplosivo, 1.100 grammi di cocaina, 14 tra mitragliatrici, pistole e fucili e oltre 500 cartucce. E' quanto hanno scoperto i militari del Comando provinciale della Guardia di Finanza di Reggio Calabria, che hanno arrestato G.D., di 31 anni.
L'arsenale e la droga, nel corso di controlli, sono stati trovati in un garage nel centro cittadino di Reggio Calabria. 

L'attenzione degli investigatori si e' concentrata su un complesso condominiale ad altissima densita' criminale. Al centro degli accertamenti e' finito un garage, formalmente di proprieta' di una persona risultata del tutto estranea alla vicenda, ma nella disponibilita' dell'indagato, in qualita' di affittuario.
Le Fiamme gialle hanno trovato, nascosti tra numerosi articoli di abbigliamento, diversi imballaggi di confezioni per sostanze stupefacenti, molti dei quali riportanti evidenti e vistosi residui di cocaina, nonche' un panetto della stessa sostanza stupefacente integro, ancora imballato. Ma la sorpresa e' arrivata quando i finanzieri hanno controllato il soppalco Sul pianale di legno sono stati trovati oltre 2 chili e mezzo di esplosivo (gelatina-dinamite, con relativa miccia e con relativo detonatore), un panetto da 1.100 grammi di cocaina riportante impresso uno dei classici simboli della massoneria (incentrato su un gioco a incastro di figure rappresentanti una squadretta, un occhio ed un compasso), 2 pistole mitragliatrici, 6 fucili da caccia, 1 fucile a canne mozze, 4 pistole semiautomatiche, 1 pistola a tamburo, 2 strozzatori per fucile da caccia e oltre 500 cartucce di varia tipologia. 

La maggior parte delle armi rinvenuta e' risultata rubata. Il sospetto degli investigatori e' che l'arsenale faccia parte della "potenza di fuoco di un'unita' locale del gruppo criminale organizzato". Gli accertamenti tecnici sull'esplosivo ritrovato hanno consentito di stabilire che si tratta di gelatina dinamite a base di nitroglicerina, "un esplosivo ad altissimo potenziale, particolarmente sensibile che, dopo la campionatura - fanno sapere le Fiamme gialle -, e' stato immediatamente distrutto, poiche' col tempo, decomponendosi, diventa altamente instabile". "L'esplosivo insieme alla miccia a lenta combustione ed il detonatore sequestrati, se assemblati correttamente - aggiungono gli investigatori -, si sarebbero potuti utilizzare per la realizzazione di un cosiddetto I.E.D.
(Improvised Explosive Device) con elevatissime capacita' di offensivita'". L'indagato, al termine delle operazioni, e' stato accompagnato in carcere.


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