Torino,cittadini bloccano ambulanza che trasporta malato grave perchè in contromano
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TORINO, 28 MARZO- “L’azione punitiva” di due automobilisti improvvisatisi forze dell’ordine con un’autoambulanza a sirene spiegate che percorreva una strada in contromano si è verificata lo scorso venti marzo nella zona di Orbassano.[MORE]
I due, un tassista torinese ed un suo amico, hanno sbarrato la strada ad un’autoambulanza della Croce Rossa di Beinasco che procedeva a sirene spiegate per via delle gravi condizioni del malato che trasportavano. Il paziente, di fatti, era ricoverato al nosocomio di San Luigi di Orbassano con un’emorragia epatica, ma, proprio per la serietà del caso, era in viaggio verso le Molinette di Torino.
A bordo della vettura d’emergenza c’erano l’autista e l’infermiera del pronto soccorso di Orbassano che stava praticando manovre di stabilizzazione sul paziente.
Alle sedici e trenta l’ambulanza si è trovata davanti al traffico del nodo di Orbassano e, sapendo di non avere molto tempo a disposizione per non aggravare ulteriormente le condizioni del malato, l’autista ha preso la decisione di immettersi in tangenziale in contromano per percorrere un tratto di strada lungo poche decine di metri.
Come hanno spiegato dalla Croce Rossa, la sirena era in fase di accensione poiché l’ambulanza era appena partita, mentre i lampeggianti erano già accesi.
La corsa del mezzo si è dovuta arrestare dopo poco perché un’automobile ha bloccato la strada, fungendo da posto di blocco. Dalla vettura sono scesi il tassista C. ed il suo amico P. che si sono avvicinati al veicolo d’emergenza e si sono improvvisati agenti: “Qui non potete passare, siete in contromano” ha detto il tassista, mentre l’altro ha chiesto con tono intimidatorio :”Generalità”.
L’autista, incredulo, ha provato a ribattere dicendo “fateci passare, abbiamo un malato a bordo, è grave”, ma il secondo ha continuato a ripetere solo “Nome e cognome”, mentre il tassista filmava tutta la scena con il suo smartphone, avvertendo “Adesso pubblichiamo tutto sul web”.
Il crocerossino si è visto costretto a fermarsi perché l’auto bloccava il passaggio, e la situazione si è sbloccata grazie all’infermiera che ha aperto il portellone laterale gridando: ”Ma lo vedete che c’è un malato, qui”. A quel punto, l’autista ha fatto retromarcia e ha ripreso la sua corsa verso le Molinette.
Fortunatamente, il paziente è stato sottoposto d’urgenza a un intervento chirurgico in extremis e ora non sarebbe più in pericolo di vita.
Intanto, l’accaduto veniva postato tramite foto sul gruppo Facebook di Torino Sostenibile, un gruppo apartitico che si prefigge la denuncia della mala sosta e di illeciti stradali, dal tassista, corredato dal commento:”Li abbiamo rimandati indietro al grido di VERGOGNA VERGOGNA” come fanno sapere gli amministratori della pagina.
Nonostante abbia ricevuto diversi like e commenti incitativi, il post ha suscitato anche l’indignazione di molti, che hanno fatto notare che ai mezzi di soccorso in servizio sono concesse deroghe sulle leggi del codice stradale. Poche ore dopo, il posto è stato eliminato.
I due cittadini torinesi sono stati denunciati per interruzione di pubblico servizio. Come ha affermato Davide Castelli, presidente della Croce Rossa di Beinasco: “Ritengo doveroso tutelare la mia associazione da eventuali azioni legali che potrebbero essere intraprese in seguito a un possibile aggravamento del paziente trasportato, ma voglio soprattutto difendere il mio personale che lavora ogni giorno».
C. e P. si sarebbero messi in contatto con il presidente per scusarsi di quanto accaduto ma non c’è nessuna intenzioni di ritirare la querela perché come ha spiegato Castelli:” Nonostante le spiegazioni del nostro autista, che si è comportato in maniera ammirevole, senza reagire a insulti e provocazioni, quei due soggetti hanno continuato il blocco. Mentre uno filmava la scena, il secondo ci ha fatto perdere ulteriore tempo chiedendo le generalità del nostro operatore. Come fosse un tutore dell’ordine. Solo grazie all’intervento dell’infermiera è stato possibile fare retromarcia.”
E ha concluso: “l servizio che garantiamo noi e tutte le realtà come la nostra, 365 giorni all’anno e 24 ore su 24, non è un gioco. Chi si permette di fermare un’ambulanza in corsa per avere un “mi piace” su qualche social network si deve rendere conto della gravità di quello che sta facendo”.
(foto da Il Giornale)
Eleonora Ranelli