Torino, allarme bomba in Tribunale: "Potevano esplodere"
Cronaca Piemonte

Torino, allarme bomba in Tribunale: "Potevano esplodere"

mercoledì 7 giugno, 2017

TORINO, 7 GIUGNO - Situazione di emergenza e di caos a Torino, presso il Tribunale, dove due buste sospette sono state recapitate ai Pm Antonio Rinaudo e Roberto Sparagna. L’allarme è stato concreto ed è al vaglio degli artificieri, al lavoro nel cortile del Palazzo di Giustizia.[MORE]

Le due buste, contenenti polvere esplosiva e fili elettrici, avrebbero davvero potuto esplodere. Secondo gli esperti, pur trattandosi di «ordigni artigianali» avrebbero potuto colpire i diretti interessati. Sono stati così successivamente chiusi gli ingressi all’edificio, mentre le udienze sono state sospese in attesa di comprendere la gravità dell’accaduto.

Sono state successivamente poste in sicurezza le buste incriminate, e l’allarme è così rientrato dopo un’ora piuttosto complessa. I rilievi avrebbero riscontrato la presenza di un timbro postale da Genova, indicando come nomi dei mittenti i presunti avvocati, probabilmente nel tentativo di facilitare la consegna.

Ma qualcosa di strano è stato immediatamente notato dall’ufficio smistamento posta del Tribunale, il quale avrebbe notato le due buste sospette che hanno fatto poi scattare l’allarme e la conseguente evacuazione. Sul posto sono successivamente intervenuti i Carabinieri, che hanno provveduto all’analisi delle buste assieme alla presenza degli esperti.

I due Pm si sono occupati in passato di inchieste piuttosto delicate, riguardanti fenomeni eversivi o di rilevo politico: Sparagna avrebbe condotto l’indagine denominata ‘Scripta manent’, su una serie di attentati dinamitardi della Fai (Federazione Anarchica Informale,  mentre Rinaudo sarebbe noto per inchieste sui No Tav.

Tutto fa dunque pensare ad un atto intimidatorio di matrice anarchica, al momento ipotesi principale. Una analisi più approfondita della vicenda è stata fatta dal Procuratore di Torino, Francesco Saluzzo, che ha definito l’accaduto come «fatto grave». Secondo Saluzzo, «non ci sono elementi allo stato per fare ipotesi su chi possano essere gli autori, certo non è un bel segnale perché le buste erano indirizzate a due magistrati che si occupano di due aree separate ma contigue del mondo anarchico». Il Procuratore ha inoltre riferito che a condurre le indagini, dopo i primi rilievi torinesi, sarà la Procura di Milano.

foto da: torinoggi.it

Cosimo Cataleta


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