Terrorismo, espulso a Torino tunisino in contatto con foreign fighters

venerdì 19 agosto, 2016

TORINO, 19 AGOSTO - I carabinieri del Ros di Torino hanno espulso Bilel Chiahoui su ordine del ministero dell’Interno. L’uomo, espulso per motivi di prevenzione, avrebbe manifestato «vicinanza ideologica all’estremismo jihadista e allo Stato Islamico ed era legato a due foreign terrorist fighters tunisini morti nel teatro di guerra siro-iracheno».[MORE]

Il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, aveva nella conferenza stampa di Ferragosto parlato delle operazioni nazionali di prevenzione, che hanno portato all’arresto di 85 persone ed un totale di 109 espulsioni dal Paese.

Chiahoui era stato recentemente arrestato in Toscana, prima della comunicazione di oggi del provvedimento di espulsione. Aveva postato sul proprio profilo Facebook delle immagini inneggianti il martirio, con riferimenti alla Torre di Pisa. L’espulsione diventa effettiva dopo l’accompagnamento dell’uomo presso il CIE (Centro di identificazione ed espulsione). L’uomo non aveva fissa dimora ed era noto alle Forze dell’ordine per reati precedenti relativi al mondo della droga. Il tunisino era giunto per studi in Italia nel 2013, iscrivendosi alla facoltà di Lingue e culture arabe presso l’Università di Torino. Era senza permesso di soggiorno dal 2015, poiché scaduto e non rinnovato.

La lotta al terrorismo prosegue così senza sconti e su tutti i fronti. L’arresto di Chiahoui si aggiunge alle altre recenti catture dell’imam di Andria (13 agosto) ed il presidente del centro islamico di Ferrara (10 agosto). Naturalmente le catture non hanno interessato soltanto il Belpaese ma anche la Tunisia, nella quale sei uomini sono stati catturati, poiché intenti al raggiungimento clandestino dell’Italia. Nella giornata di ieri invecel’arresto di Ben Ahmed al-Fezzani, noto come Abu Nassim, tra i leader libici del sedicente Stato Islamico nonché reclutatore di jihadisti nel territorio italiano.

foto da: infooggi.it

Cosimo Cataleta

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