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LIPARI - Le isole Eolie sono nuovamente tranquille, dopo il terremoto di magnitudo 4,5 che ieri pomeriggio ha causato 4 feriti lievi e diffuso il panico tra abitanti e turisti. Stamattina è giunto, a Lipari, in elicottero, il capo della Protezione civile Guido Bertolaso per partecipare ad un vertice operativo accompagnato dal prefetto di Messina, Francesco Alecci, a cui hanno partecipato i rappresentanti del dipartimento nazionale della protezione civile, tecnici del dipartimento regionale coordinato da Pietro Lo Monaco, esponenti del Corpo forestale e responsabili del Comune di Lipari e dirigenti dei Vigili del fuoco, della Capitaneria di Porto, della Polizia di Stato e dei carabinieri.[MORE]
Al termine della riunione si è insediato nel centro operativo di Lipari un gruppo tecnico del dipartimento della protezione civile regionale costituito da dodici tra ingegneri e geologi che nelle prossime ore provvederanno alla mappatura delle zone veramente a rischio nella maggiore delle isole, supportati dalle forze dell’ordine e le autorità comunali. “Salvaguardare l’incolumità dei bagnanti senza creare allarme, in piena stagione estiva, è il tema a cui abbiamo lavorato – afferma Lo Monaco -. Del resto tutto il territorio delle Eolie è legato a un sistema vulcanico attivo. Le misure allo studio servono a trovare un equilibrio che permetta di convivere con i fenomeni sismici e vulcanici senza sottovalutarne la potenziale pericolosita”.
Bertolaso ha denunciato che in alcune delle zone franate era in vigore il divieto di balneazione: “la prima cosa da fare per la sicurezza è rispettare le norme per evitare rischi per turisti e bagnanti. Mi risulta che in alcune zone dove ci sono state le frane c'erano dei divieti di balneazione che però non sono stati rispettati. I divieti vanno fatti rispettare - continua il sottosegretario alla Protezione civile - è inutile metterli e poi scaricarli e costruirsi alibi: o si tolgono o si fanno rispettare”.