Termini imerese : Fiat, operai in fabbrica protestano contro chiusura anticipata
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PALERMO, 15 NOVEMBRE 2011- E’ arrivato come un fulmine a ciel sereno, ieri, l'annuncio della cessazione della produzione, prevista tra 8 giorni. Sconforto, rassegnazione e preoccupazione per il futuro alimentano gli animi dei lavoratori che hanno varcato stamattina i cancelli dello stabilimento di Termini Imerese in segno di protesta.[MORE]
<<È una scorrettezza da parte della Fiat comunicare la fine della produzione a due giorni dalla trattativa al ministero dello Sviluppo con la Dr Motor. Non solo, così facendo dimostra che non ha alcun interesse per i lavoratori, perché indebolisce il confronto aperto con l'azienda molisana>>. Così il segretario della Fiom di Palermo, Roberto Mastrosimone, commenta la decisione intrapresa dalla Fiat di fermare definitivamente la produzione di auto nello stabilimento termitano a partire dal 24 novembre, mettendo tutti i lavoratori in cassa integrazione fino al 31 dicembre.
Amareggiato anche il governatore Raffaele Lombardo: <<La Fiat non cessa di stupirci, c'era un impegno a cessare la produzione alla fine dell'anno e mi rendo conto che questa scelta ci pone ulteriori gravi problemi>>.
Gli operai attendono con ansia l’incontro di domani al ministero dello Sviluppo, dove sindacati e istituzioni incontreranno la Dr Motor, a un passo dall'acquisizione della fabbrica. Il sindaco di Termini Imerese, Salvatore Burrafato, con grande rammarico annuncia << Provo grande amarezza, forse si poteva fare di più per scongiurare la cessazione dell'attività produttiva. Adesso le nostre speranze sono riposte nel progetto Dr Motor, un piano ambizioso che, comunque, non è in grado di garantire il reimpiego dei 2200 addetti, occupati oggi tra la Fiat e l'indotto>> e continua << ll nostro stabilimento è l'unico a chiudere in Europa a causa della crisi dell'auto>>.
Maria Lo Porto