Stati Uniti, il tribunale garantisce maggiori libertà ai servizi segreti americani
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WASHINGTON, 20 NOVEMBRE 2013 - Il tribunale dell’intelligence statunitense ha garantito all’Agenzia per la Sicurezza Nazionale (NSA) una maggiore libertà nella raccolta dei dati attraverso le e-mail degli americani, anche dopo aver scoperto che l’agenzia ha superato sistematicamente i limiti di programmi minori.
In questione ci sono i messaggi di posta elettronica tra i cittadini americani che la NSA raccolse nella sua ricerca di intelligence straniera. Anche se questa è maggiormente concentrata all’estero, l’agenzia ha intensificato le operazioni nazionali dopo l’11 settembre 2001, nella volontà di scovare individui che collaborassero con i terroristi o le spie.
I programmi permettono di effettuare ricerche sugli americani in contatto con individui a loro volta connessi a persone ostili agli Stati Uniti. L’NSA ha avuto anche una maggiore collaborazione con le forze dell’ordine, anche se in alcuni casi l’identità dei cittadini era garantita dalle protezioni del Quarto Emendamento contro le ricerche irragionevoli.
I nuovi programmi di raccolta dei dati personali hanno creato non pochi malumori, anche da parte della corte, e difatti, prima di giungere a un programma finale, si è a più riprese discusso sulla delicata questione del flusso delle informazioni degli americani. Nonostante si siano fissati dei parametri a riguardo, alla fine il tribunale ha firmato comunque.
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Foto: toxnetlab.worldpress.com
Dino Buonaiuto