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Roma - Creato in laboratorio il primo rene artificiale utilizzando staminali prelevate da liquido amniotico umano. E' l'importante risultato ottenuto in Scozia, all'Universita' di Edimburgo, ulteriore conferma, secondo gli scienziati, delle enormi potenzialita' delle staminali da liquido amniotico."Abbiamo compiuto notevoli progressi per avere in vitro qualcosa di simile alla struttura complessa di un rene fetale", spiega Jamie Davies, a capo del progetto.[MORE] "La speranza e' che, una volta impiantato in un essere umano, l'organo possa svilupparsi autonomamente per svolgere le funzioni del rene malato". "Il liquido amniotico si conferma una fonte molto preziosa di cellule staminali pluripotenti grazie alle sue caratteristiche di proliferazione, differenziazione e stabilita' genomica", dichiara il Professor Giuseppe Simoni, Direttore Scientifico di Biocell Center, l'unico centro al mondo in grado di processare e crioconservare queste cellule grazie ad una tecnologia brevettata e messa punto dai propri ricercatori. "Il nostro Paese e' all'avanguardia negli studi delle cellule staminali, in particolare quelle amniotiche - ha proseguito Simoni - e le ricerche che abbiamo in corso sono molto promettenti nel campo delle malattie degenerative e della terapia cellulare". Biocell Center, con i suoi laboratori e le sue criobanche, e' leader mondiale nella crioconservazione del liquido amniotico e negli studi sulle cellule amniotiche e dei villi coriali, essendo stata la prima ad investire in un campo che solo pochi anni fa era pressoche' inesplorato. Oggi migliaia di mamme hanno deciso di conservare le cellule staminali estratte dall'amniocentesi, e i criocongelatori di Biocell di Busto Arsizio (Va), Boston (Massachusetts, USA) e Sorengo (CH) costituiscono la piu' grande banca al mondo di staminali amniotiche, fonte potenzialmente fondamentale per lo sviluppo delle ricerche nel settore .