Entra nel nostro Canale Telegram!
Ricevi tutte le notizie in tempo reale direttamente sul tuo smartphone!
BRUXELLES, 15 FEBBRAIO – Sono Roma, Milano e Torino le città italiane nel mirino della Commissione Ue, che ha dato il via alla seconda fase della procedura d’infrazione contro Italia, Germania, Francia, Spagna e Gran Bretagna per l'inquinamento eccessivo da biossido d'azoto (NO2) riscontrato nell'aria delle loro grandi città.[MORE]
Come si legge in una nota, la Commissione Ue ha inviato un avvertimento ai Paesi citati poiché "non hanno affrontato le ripetute violazioni dei limiti di inquinamento dell'aria per il biossido di azoto (NO2) che costituisce un grave rischio per la salute. La maggior parte delle emissioni provengono dal traffico stradale" e in particolare dai motori diesel. Se gli Stati membri non agiranno entro due mesi per mettere in campo "misure idonee" a risolvere il problema, si sottolinea nella nota, "la Commissione potrà decidere di deferirli alla Corte di giustizia dell'Ue".
L’organo dell’Unione europea sollecita quindi l'Italia e gli altri Paesi "ad agire per garantire una buona qualità dell'aria e salvaguardare la salute pubblica" sottolineando che più di 400 mila cittadini muoiono prematuramente nell'Ue ogni anno a causa della scarsa qualità dell'aria, ai quali si aggiungono le milioni di persone che soffrono di malattie cardiovascolari e respiratorie causate dall'inquinamento atmosferico.
La legislazione europea relativa alla qualità dell'aria ambiente (direttiva 2008/50/CE) stabilisce valori limite per gli inquinanti atmosferici, tra cui l'NO2; e prevede che in caso di superamenti, l’adozione da parte degli Stati membri di piani per la qualità dell'aria che stabiliscano misure adeguate a rimediarvi nel più breve tempo possibile.
Maria Azzarello
Credit: http://www.zmescience.com