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Siria, raid su ospedali e scuole: 50 morti. La Francia: "Sono Crimini di guerra"

Antonella Sica
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Siria, raid su ospedali e scuole: 50 morti. La Francia: "Sono Crimini di guerra"
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PARIGI, 16 FEBBRAIO 2016 – Sale il bilancio delle vittime dei raid missilistici di ieri nel nord della Siria su ospedali e scuole. Le Nazioni Unite hanno infatti annunciato che sono almeno 50 i civili uccisi. [MORE]

Intanto la Francia, attraverso il ministro degli Esteri, Jean-Marc Ayrault, ha condannato "fermamente" il bombardamento di un ospedale nel Nord della Siria gestito da Medici senza frontiere (Msf) affermando che simili attacchi «sono inaccettabili» e «devono cessare immediatamente». «Potrebbero costituire crimini di guerra», ha detto Ayrault, aggiungendo che la Sia dovrebbe impegnarsi per garantire la fornitura di assistenza umanitaria in tutte le aree a rischio del Paese.

A finire sul banco degli imputati per i bombardamenti condotti sulla zona controllata dai ribelli anti Assad è stata Mosca. Il Cremlino ha però prontamente respinto le accuse mosse alla Russia di aver bombardato l'ospedale nel nord della Siria. «Non accettiamo categoricamente queste accuse prive di fondamento e di prove», ha dichiarato il portavoce di Putin, Dmitry Peskov, all’indomani dei raid.

Come riportato da Interfax e Tass, l'ambasciatore siriano in Russia, Riyad Haddad, ha affermato che sono stati dei jet Usa a colpire la clinica di Medici senza Frontiere (Msf) nella provincia siriana di Idlib, e non «le forze aeree russe che non hanno nulla a che fare con questo».Tuttavia il portavoce delle operazioni americane contro l'Isis, il colonnello Steve Warren, ha precisato che i raid americani in Siria ieri sono stati condotti su Raqqah e Hasakah, non nell'area degli ospedali colpiti.

Il ministro degli Esteri turco, invece, nel condannare i bombardamenti, ha detto: «Più gravi conseguenze saranno inevitabili se la Russia non metterà fine ai raid aerei».

Nel frattempo il presidente siriano Bashar Assad ha messo in guardia la Turchia e l'Arabia Saudita da ogni incursione di terra in Siria, avvertendo che una tale azione avrebbe "ripercussioni globali" ed è tornato a rifiutare un cessate il fuoco con i gruppi armati ribelli che ha definito "terroristi".

[foto: ilsecoloxix.it]

Antonella Sica

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Scritto da Antonella Sica

Giornalista di InfoOggi

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