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MAYADIN, 26 MAGGIO - L'Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria, Ondus, ha riferito che il bilancio dei raid aerei della Coalizione internazionale a guida Usa anti-Isis al confine tra Siria e Iraq è di 35 persone uccise, tra cui donne e bambini.[MORE]
L’operazione militare ha avuto luogo, nelle ultime ore, a Mayadin, città nella Siria orientale, attualmente sotto il giogo dello Stato Islamico, capitale del distretto Mayadin, parte del Governatorato Deir ez-Zor al confine con l'Iraq. Durante l’attacco aereo sono stati lanciati almeno quattro vettori, uno dei quali ha colpito un edificio di quattro piani, provocando la morte di 26 persone che, secondo alcune fonti, sarebbero familiari dei miliziani Isis, di origine marocchina. Altri nove civili, tra cui cinque minori e tre donne, sono deceduti a seguito dell'esplosione di un secondo missile. Sulla vicenda la coalizione internazionale non ha rilasciato dichiarazioni.
Intanto, il governo americano ha ammesso il massacro di oltre un centinaio di civili avvenuto a Mosul, in Iraq, a seguito di un raid avvenuto il 17 marzo scorso. All’epoca, durante l’intervento militare un missile colpì un deposito di munizioni dell’Isis, provocandone l’esplosione che, secondo quanto dichiarato dal generale dell’aeronautica militare Matt Isler: “causò il crollo dell’edificio, in cui morirono due cecchini dello Stato islamico, 101 civili che avevano trovato riparo nei sotterranei ed altri quattro che si trovavano in un edificio vicino” e continuando “altri 36 civili rimasti in qualche modo coinvolti risultarono dispersi”. Secondo alcuni testimoni intervistati dall’Associated Press, prima agenzia di stampa internazionale, nell’edificio non erano presenti combattenti dell’Isis.
Immagine da: quotidiano.net
Caterina Apicella