Siria, intesa Mosca-Teheran: primi raid russi contro Isis e Al-Nusra
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MILANO, 16 AGOSTO - E’ asse Mosca-Teheran in vista degli interventi in Siria. Per la prima volta, infatti, dei raid russi sono partiti dalla base iraniana di Hamadan. A comunicarlo, il ministro della Difesa russo. Nell’attacco sarebbero stati colpiti «cinque grandi depositi di armi, munizioni, carburante e lubrificanti, campi di addestramento per militanti nelle aree degli insediamenti di Serakab, Al-Bab, Aleppo e Deir el-Zor, tre punti di controllo dei militanti vicino alla città di Dafr e Deir-el-Zor e un significativo numero di militanti». [MORE]
I raid partivano solitamente a sud di Mosca, ragion per cui l’intesa russo-iraniana faciliterebbe di gran lunga l’efficacia degli interventi in Siria. Tuttavia, a seguito dei raid, 20 civili sarebbero morti nelle zone di Aleppo. Tra le vittime vi sarebbero anche 3 bambini. La denuncia sarebbe arrivata dall’ Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria, che prevede un bilancio futuro ancor più consistente e drammatico.
La collaborazione Russia-Iran è confermata dalle parti in questione. Secondo il ministro della Difesa russo sono stati condotti «attacchi coordinati contro obiettivi dei gruppi terroristici dell’Isis e del fronte Al-Nusra». Secondo il segretario del Supremo consiglio per la sicurezza nazionale iraniano «la cooperazione strategica tra Iran e Russia prevede anche la condivisione di strutture».
E’ un Putin dunque attivo su tutti i fronti, in vista delle imminenti elezioni per il rinnovo della Duma. Dopo la ritrovata intesa con la Turchia di Erdogan, ecco l’intervento maggiormente deciso in Siria ed anche il possibile accordo con gli Stati Uniti per la città di Aleppo. Se ne sarebbe parlato in questi giorni con il segretario di Stato americano, John Kerry. Di sicuro invece c’è che i turchi, secondo quanto riferito dal ministro degli Esteri Cavusoglu, vorrebbero ora il ritiro dei curdi ad est dell’Eufrate, dopo che essi avevano liberato da Isis la città di Manbij.
Aggiornamento 15,31: Sulla possibilità di un accordo Russia-Usa su Aleppo, il Dipartimento americano non ha commentato nè confermato le parole del ministro della Difesa russo. Secondo la portavoce americana, Elizabeth Trudeau, non vi sarebbe nulla da annunciare.
foto da: quotidiano.net
Cosimo Cataleta