Sindaco di Messina pacifista alla festa Forze Armate: "L'Italia ripudia la guerra". E' polemica
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MESSINA, 4 NOVEMBRE 2013 - E' accaduto oggi a Messina. Il sindaco Renato Accorinti, senza per nulla smentirsi in questo, in occasione della festa delle Forze Armate, ha esposto la bandiera della Pace su cui campeggiava la scritta "L'Italia ripudia la guerra". E così, davanti al monumento ai caduti e ai carabinieri in alta uniforme, Accorinti è intervenuto in favore del disarmo, scatenando la polemica e le critiche di molti presenti, che non hanno gradito quanto da lui dichiarato. Di seguito alcuni stralci del discorso del primo cittadino:
"Si svuotino gli arsenali, strumenti di morte e si colmino i granai, fonte di vita. Il monito che lanciava Sandro Pertini sembra ancora ad oggi cadere nel vuoto. Nulla da allora è cambiato. L'Italia, paese che per la Costituzione ripudia la guerra, continua a finanziare la corsa agli armamenti ed a sottrarre drasticamente preziose e necessarie risorse per le spese sociali, la scuola, i beni culturali, la sicurezza".
"La nostra isola rischia di diventare una portaerei del Mediterraneo: una base dalla quale fare partire strumenti di morte e controllare con tecnologie satellitari i paesi stranieri. Anche l'arrivo dei flussi migratori è vissuto come un problema di ordine pubblico da affrontare con le forze armate, da circoscrivere in ghetti, lontani dagli sguardi della popolazione italiana, dove non sempre sono garantiti diritti e giustizia. Non si può rimuovere dalla memoria collettiva, quasi esorcizzando, un secolo di lotte del movimento operaio per la pace e il lavoro, il disarmo e la giustizia sociale. Questa Amministrazione appoggia quelle lotte e quegli ideali. Questa Amministrazione dice Si al disarmo. Questa Amministrazione, fedele alla Costituzione Italiana, dichiara il proprio No a tutte le guerre".
Proprio verso la fine dell'intervento del sindaco, il generale Ugo Zottin, comandante della divisione Culquaber dei Carabinieri, ha lasciato la piazza in totale disaccordo con quanto affermato da Accorinti. Alcuni dei presenti hanno trovato il gesto del primo cittadino assolutamente "fuori luogo", "siamo qui a celebrare l’unità nazionale e le forze armate", hanno detto. Dura la reazione anche da parte del ministro per la Pubblica Amministrazione Gianpiero D'Alia, secondo il quale "Accorinti dovrebbe scusarsi pubblicamente con la cittadinanza messinese per una provocazione demenziale e inopportuna, che offende le Forze Armate e la memoria di quanti, anche nostri concittadini, sono morti per la pace in Italia e nelle missioni internazionali". "Alle Forze armate, giustamente indignate per questo comportamento, va la nostra solidarietà e gratitudine. Essere sindaco non significa fare l'attivista di una minoranza, per quanto rispettabile, ma rappresentare tutti i cittadini e il sentimento di un'intera comunità. Oggi Accorinti non l'ha fatto", ha concluso D'Alia.
(Fonte: corrieredelmezzogiorno.it; foto dal sito cislsicilia.it)
Katia Portovenero[MORE]