Sicurezza e privacy. Banca britannica accusata di aver venduto i dati dei clienti
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09 FEBBRAIO 2014 - Furto su larga scala: il quotidiano britannico "Mail on Domenica", accusa la banca Barclays di aver raccolto dati di 27.000 clienti e rivenduti illegalmente ad altre società terze. E 'quanto emerge da un rapporto del quotidiano "Mail on Domenica". Un portavoce del colosso bancario londinese ha confermato oggi che sono state avviate indagini in tal senso.
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La Banca adotterà tutte le misure necessarie per informare i clienti interessati, in modo che possano recuperare la loro sicurezza dei dati. Concretamente, i dati dei clienti, inclusi i numeri dei passaporti, le informazioni mediche, le fotografie o registrazioni della voce dei clienti, oltre alle loro interazioni tramite gli spazi su Facebook e Twitter della banca sono stati venduti per 50 sterline (circa 60 euro). Tra le altre cose, i dati includerebbero anche informazioni sui i dati dati delle abitudini e rischi a cui sono soggetti clienti pronti in operazioni finanziarie.
Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, ricorda come il colosso britannico, nel passato coinvolto nello scandalo Libor, è presente in Italia, soprattutto nel centro-nord, con oltre 190 filiali bancarie e circa 180 negozi finanziari con oltre un milione di correntisti.. Una faccenda che, anche se i reati perseguibili sono spionaggio economico, violazione del segreto bancario e commerciale e riciclaggio di denaro, per il grande istituto finanziario si risolverà probabilmente con poco danno, con il pagamento di una multa e nessuna sanzione giudiziaria. I suoi vertici si sono limitati a correre ai ripari presentando scuse riparatrici.
(notizia segnalata da giovanni d'agata)