Sciame sismico alle Eolie: scosse fino a magnitudo 4.8, paura tra gli abitanti
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Sciame sismico alle Eolie: scosse fino a magnitudo 4.8, paura tra gli abitanti

sabato 8 febbraio, 2025

Epicentro in mare tra Alicudi e Filicudi. Nessun danno, ma otto scosse di assestamento. Esperti: 'Evento dovuto allo scontro tra Sicilia e Tirreno'.

Paura e preoccupazione tra gli abitanti delle isole Eolie per una forte scossa di terremoto di magnitudo 4.8, registrata ieri alle 16:19 dalla Sala Operativa dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) di Catania. L’epicentro è stato localizzato in mare, poco a sud di Alicudi e Filicudi, a una profondità di 17 km.

Dopo la scossa principale, è stato registrato uno sciame sismico con altri otto eventi di magnitudo compresa tra 2.5 e 3.4, avvenuti tra le 16:40 e le 18:08, con profondità variabili tra 4 e 18 km. Nonostante l’intensità del terremoto, non si segnalano danni a edifici o infrastrutture.

Paura tra gli abitanti, centralini dei vigili del fuoco presi d’assalto

L’evento sismico ha generato momenti di tensione nelle isole colpite e nei comuni della provincia di Messina. Numerose chiamate sono giunte ai centralini dei vigili del fuoco, anche da Palermo, dove la scossa è stata avvertita soprattutto nei piani alti degli edifici. Ad Alicudi, come racconta il delegato del sindaco Italo Palermo, buona parte della popolazione si trovava al porto al momento del sisma, mentre nelle abitazioni situate a livelli più bassi le vibrazioni dell’aliscafo appena attraccato hanno parzialmente mitigato quelle del terremoto.

Anche a Messina e nei comuni della costa tirrenica alcuni cittadini hanno segnalato movimenti oscillatori, con lampadari e oggetti sospesi che hanno tremato per alcuni secondi.

Ingv: 'Un fenomeno legato alla convergenza tra Sicilia e Tirreno'

Secondo Carlo Doglioni, presidente dell’Ingv, il terremoto è stato causato dal movimento di convergenza tra la parte settentrionale della Sicilia e la parte meridionale del Tirreno. “La zona interessata dal sisma si trova in una fascia sismica che si estende da est a ovest, da Ustica fino alle Eolie. Si tratta di una zona caratterizzata da movimenti compressivi che generano eventi sismici di questa natura”, ha spiegato Doglioni.

A rassicurare ulteriormente la popolazione è intervenuto anche Stefano Branca, direttore dell’Osservatorio Etneo di Catania, il quale ha chiarito che l’evento sismico rientra nella normale attività geodinamica della regione e non è collegato ai recenti terremoti registrati nella zona di Santorini.

Autorità in allerta, ma nessuna emergenza

Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, ha dichiarato di essere in costante contatto con il capo della Protezione Civile regionale, Salvo Cocina, e con il prefetto di Messina per monitorare la situazione. “Fortunatamente, al momento non risultano danni alle strutture. La Regione è pronta a intervenire con tutti i mezzi necessari qualora fosse necessario”, ha sottolineato Schifani.

Anche la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, sta seguendo l’evolversi della situazione. Palazzo Chigi ha confermato che la premier è in contatto con il ministro Nello Musumeci, il capo della Protezione Civile Fabio Ciciliano e le autorità competenti per coordinare eventuali interventi di emergenza.

Un territorio sismico da monitorare costantemente

Le Isole Eolie, situate in un’area ad alta attività sismica e vulcanica, sono soggette a frequenti movimenti tellurici. Questo ultimo evento sismico ricorda l’importanza del monitoraggio costante e della prevenzione, affinché la popolazione possa essere adeguatamente informata e preparata a eventuali nuovi episodi.

Nonostante la paura e le scosse di assestamento, l’assenza di danni significativi rappresenta un sollievo per gli abitanti della zona. Le autorità locali e nazionali restano vigili, pronte a intervenire in caso di necessità.


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