Sanità: Federfarma annuncia il passaggio all'assistenza indiretta
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Catanzaro, 2 feb. 2012- "Dopo lo sciopero del 30 gennaio scorso, per i farmacisti della provincia di Catanzaro e' assolutamente inaccettabile il fragoroso silenzio dell' Asp". E' quanto si legge in una nota della Federfarma provinciale che esprime "delusione e indignazione anche nei confronti della Regione per il disimpegno e il disinteresse manifestato dinanzi ad un tema scottante che permane in tutta la sua drammaticita'" ed annuncia il passaggio all'assistenza indiretta. "Dopo l'apparente apertura (accordo del 16 novembre 2011) del Governo regionale, - si fa sapere - dedito a censire i dati e i numeri ereditati dal governo uscente, ad oggi nessuna certezza sul pagamento delle mensilita' richieste, nessuna certezza sulla regolarita' dei pagamenti, nessun dialogo e nessuna apertura verso un reale ammodernamento del sistema farmaceutico.
Dove sono finiti - si legge - i buoni propositi degli esordi? E perche' in una Regione che e' parte di uno Stato democratico, informato a principi di solidarieta' sociale, e' accaduto cio' che non accade altrove e cioe' che la legittima protesta di un'intera categoria di lavoratori professionisti, che quotidianamente dispensa salute al popolo per il ruolo che e' deputata a svolgere, e' stata totalmente ignorata dagli uffici della Regione Calabria?. Il costante ritardo nei rimborsi dovuti alle farmacie- aggiunge Federfarma - per la distribuzione dei medicinali a carico del SSN, assestato, attualmente su cinque mensilita', oltretutto, non accenna a migliorare.[MORE]
E dinanzi all'aria rassegnata dei dirigenti dell'ASP, che non lascia spazio a confortanti previsioni, ai farmacisti della provincia di Catanzaro non rimane che agire a tutela dei propri interessi, economici e professionali, anche a difesa dei colleghi farmacisti che le saracinesche, dopo il 30 gennaio scorso, le hanno abbassate per sempre. Risale ormai a 50 giorni fa - lamenta l'associazione dei farmacisti - l'ultimo versamento dell'ASP ai farmacisti, con il pagamento dei mesi di giugno e luglio 2011, peccato che tale pagamento non e' stato neppure lontanamente l'inizio di una soluzione definitiva.
Piuttosto, si possono considerare le briciole di un banchetto al quale i rappresentanti dei farmacisti non sono stati neppure invitati. Di questo passo il ritardo e' destinato solo ad aumentare".L'associazione aggiunge che "qualora dall' ASP di Catanzaro o dalla Regione Calabria non pervenissero entro il 7 febbraio concrete rassicurazioni, nello stesso giorno Federfarma Catanzaro proclamera' lo stato di agitazione nell'assistenza farmaceutica con la chiusura di tutte le Farmacie della Provinci , operanti nel territorio di competenza della Azienda Sanitaria provinciale di Catanzaro, della durata di 48 ore consecutive, ovvero dalle ore 8.30 del giorno 20 febbraio alle ore 20,00 del giorno 21 febbraio 2011, ad eccezione delle farmacie tenute ad espletare servizio continuativo in base ai turni determinati dall'Azienda Sanitaria territoriale competente".