Roma, la denuncia dei vertici Atac: "Dietro ai guasti si cela regia interna"
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ROMA, 30 MAGGIO - Esposto in Procura da parte dei vertici Atac: sotto osservazione gli incendi e i danneggiamenti agli autobus. Episodi recentemente sempre più frequenti, in relazione ai quali il procuratore aggiunto Nunzia D’Elia e il pubblico ministero Mario Dovinola ipotizzano una serie di reati colposi e il sabotaggio. I fatti sui quali sono al lavoro gli inquirenti sono diversi: c’è l’incendio di un autobus in via del Tritone, ci sono nove tram che collegano Trastevere e piazza Venezia finiti in avaria un mese fa: i freni erano bloccati da pezzetti di legno e plastica. Il sospetto è che qualcuno li abbia messi lì apposta. [MORE]
Ieri a piazzale Clodio sono stati sentiti, come testimoni, tre dirigenti della municipalizzata dei trasporti. I tre manager hanno consegnato al magistrato una serie di statistiche, sulle quali ora gli inquirenti lavoreranno per capire se e come dietro agli episodi di incendi e danneggiamenti ci sia una regia. I tre avrebbero raccontato diverse circostanze sospette: ci sarebbe una regia dietro al cattivo funzionamento dei mezzi, e quindi dell’intero servizio. E ci sarebbero molte anomalie nei magazzini, nei quali spesso mancano pezzi, oltre a problemi insospettabili a mezzi che fino all’istante prima erano in ottime condizioni.
È notizia delle ultime settimane che Atac ha deciso di installare nei depositi delle sedi distaccate telecamere per scongiurare furti e sabotaggi che, secondo l’azienda, sarebbero la causa dei vari disservizi verificatisi. Una mossa che costerà alle malandate casse dell’azienda, che proprio oggi presenterà al tribunale fallimentare un nuovo piano per il concordato fallimentare, 38.000 euro. Ma che, nelle intenzioni dei vertici, servirebbe come deterrente per scongiurare ulteriri disservizi e smascherare i “sabotatori”.
Claudio Canzone
Fonte foto: lavorofacile.info