Revocata la misura detentiva: torna libero il boss Pantaleone Mancuso
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Revocata la misura detentiva: torna libero il boss Pantaleone Mancuso

sabato 11 gennaio, 2025

Il Tribunale di Sorveglianza di Napoli dichiara cessata la pericolosità sociale dell'esponente di spicco della 'ndrangheta


Pantaleone Mancuso, noto come "l'Ingegnere", 64 anni, è tornato in libertà. La decisione è stata presa dal Tribunale di sorveglianza di Napoli, che ha revocato la misura di sicurezza detentiva cui era sottoposto. Mancuso è considerato un esponente di spicco della famiglia omonima, protagonista di attività legate alla 'ndrangheta nel Vibonese.


La valutazione del magistrato si è basata sulla buona condotta tenuta da Mancuso durante la sua permanenza nella casa-lavoro di Aversa. La cessazione della pericolosità sociale è stata determinante per il provvedimento, che ha permesso al boss di lasciare il regime detentivo.


Un passato segnato dalla fuga e dall’arresto


Pantaleone Mancuso si era reso irreperibile nel giugno 2018, quando il figlio maggiore, Emanuele, decise di collaborare con la giustizia, rompendo così il muro di omertà tipico dei clan. All’epoca Mancuso era sottoposto alla libertà vigilata, ma si sottrasse alla misura rendendosi latitante.


L'arresto avvenne nel marzo 2019 in una sala Bingo a Roma, mettendo fine alla sua fuga durata mesi.


Processi in corso per narcotraffico e tentato omicidio


Nonostante il ritorno in libertà, la posizione giudiziaria di Mancuso resta complessa. Attualmente, è imputato in due importanti procedimenti penali: uno per narcotraffico al Tribunale di Vibo Valentia e l’altro per tentato duplice omicidio davanti alla Corte d’Appello di Catanzaro.


Le implicazioni della decisione


La revoca della misura detentiva suona come una notizia controversa, soprattutto in un contesto in cui la lotta alla criminalità organizzata resta una priorità per lo Stato. La figura di Mancuso rappresenta un simbolo della complessa rete di potere e affari illeciti radicati nella 'ndrangheta, un'organizzazione considerata tra le più pericolose al mondo.


La decisione del Tribunale di Napoli mette in luce il delicato equilibrio tra la tutela della società e il riconoscimento dei diritti individuali, sollevando interrogativi sull'efficacia delle misure di sicurezza e sulla possibilità di reinserimento di figure di spicco nel tessuto sociale.


Con Mancuso di nuovo in libertà, occhi puntati sui prossimi sviluppi giudiziari che potrebbero ridefinire ulteriormente il destino di uno dei protagonisti più noti della 'ndrangheta.


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