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ROMA, 22 MARZO- "Dijsselbloem ha perso una ottima occasione per tacere [...]. Si è lasciato andare a battute stupide contro i Paesi del Sud Europa a cominciare dall'Italia e dalla Spagna. Penso che gente come Dijsselbloem non meriti di occupare il ruolo che occupa. E prima si dimette meglio è, per lui ma anche per la credibilità delle istituzioni europee". Così, tramite la propria pagina Facebook, si è espresso Matteo Renzi in merito alle dichiarazioni del presidente dell'Eurogruppo Dijsselbloem. [MORE]
In un'intervista al quotidiano tedesco Frankfurter Allgemeine Zeitung, il ministro delle Finanze olandese ha pesantemente criticato i Paesi meridionali dell'Eurozona: “non puoi spendere tutti soldi per alcol e donne e poi chiedere aiuto”, ha affermato.
Le sue parole hanno suscitato l'immediata indignazione dei socialisti europei, partito Ue cui Dijsselbloem appartiene. Il presidente del gruppo, l'italiano Gianni Pittella, si è domandato "se una persona con queste convinzioni possa ancora essere considerato adatto a fare il presidente dell’Eurogruppo”. Invitato a scusarsi da alcuni deputati del Parlamento Ue, il ministro olandese ha spiegato, nella sua audizione alla commissione economica, che nessuno deve sentirsi offeso per le sue parole: a prescindere da Nord o Sud, vale per tutti la regola del rispetto dei vincoli e degli impegni dell'Unione. Ciò non è bastato a Pittella: “non ci sono scuse o ragioni per usare un tale linguaggio specialmente da uno che è dovrebbe essere progressista“.
Nella giornata di oggi si è dunque unito al coro dell'indignazione anche Matteo Renzi, che nel suo post Facebook ha sottolineato: "Se (Dijsselbloem) vuole offendere l'Italia lo faccia al Bar Sport sotto casa sua, non nel suo ruolo istituzionale".
foto: lastampa.it
Marta Pietrosanti