Reggio Calabria, uccisa e fatta sparire vent'anni fa: condannati nipote e cognato
Cronaca Calabria

Reggio Calabria, uccisa e fatta sparire vent'anni fa: condannati nipote e cognato

martedì 3 febbraio, 2015

REGGIO CALABRIA, 3 FEBBRAIO 2015 - La Corte d'Assise d'Appello di Reggio Calabria ha condannato a 30 anni di reclusione Bruno Stilo e Fortunato Pennestri, perchè ritenuti rispettivamente il mandante e l'esecutore dell'omicidio di Angela Costantino, moglie di Pietro Lo Giudice, scomparsa ventuno anni fa, il 16 marzo del 1994.[MORE]

Secondo quanto ricostruito dalla pubblica accusa, la donna sarebbe stata vittima di un regolamento di conti a causa di una relazione extraconiugale da lei intrapresa, e, sempre secondo la ricostruzione, sarebbe stata costretta ad abortire per poi essere uccisa. Ora arriva la condanna a carico del cognato, Bruno Stilo, e del nipote, Fortunato Pennestri, che conferma quanto concluso già dai giudici di primo grado. Gli inquirenti hanno, dunque, stabilito che la Costantino potrebbe essere stata vittima della cosiddetta “lupara bianca”. Lo scorso gennaio il sostituto procuratore generale Giuseppe Adorato, impegnato a sostenere l’accusa nel processo di secondo grado, aveva invocato la conferma della pena a 30 anni, e il pg aveva richiesto alla Corte d’Assise d’Appello la conferma delle condanne emesse in primo grado.

(Foto dal sito reggiotv.it)

Katia Portovenero


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