Record di iscritti comunitari, quasi tutti romeni e polacchi, nelle liste elettorali di Savona.
Cronaca Liguria

Record di iscritti comunitari, quasi tutti romeni e polacchi, nelle liste elettorali di Savona.

giovedì 5 maggio, 2011

5 maggio, Savona -  Per il centro- destra savonese, composto come a livello nazionale da Pdl e Lega, e per il suo candidato a Sindaco Paolo Marson, che spera di strappare una clamorosa vittoria alle Comunali di Savona che si terranno tra dieci giorni, si tratta di una torbida manovra elettorale dal sapore vetero- democristiano assolutamente da stigmatizzare. Sotto accusa è la savonese Sara Vaggi che si presenterà alle elezioni per il centro- sinistra sotto il simbolo della Lista civica di Centro- sinistra a sostegno del Sindaco uscente Federico Berruti.[MORE] Sara Vaggi sino al primo aprile scorso è stata presidente della cooperativa “ Il Faggio” che ha la sua prestigiosa sede nella centralissima Via Paleocapa, la strada porticata sede dello “ struscio” dei savonesi. Si è, poi, dimessa dall'incarico per potersi presentare alle elezioni in quanto, a causa dei rapporti che la cooperativa ha con il Comune del Ponente ligure, se così non avesse fatto sarebbe risultata ineleggibile. “ Il Faggio” si occupa dell'assistenza a persone socialmente svantaggiate, tra cui minori ed anziani. Tra il suo personale dipendente annovera, dunque, parecchie fisioterapiste ed operatrici socio- assistenziali ma pure donne di fatica. Da un po' di tempo queste vengono assunte pescando in quel grande bacino di forza lavoro che è rappresentato dai nuovi paesi dell'Europa comunitaria cioè da quelli che sino a vent'anni fa erano chiamati i “ Paesi dell'Europa dell'est”. Romene e Polacche le nazionalità più rappresentate ma non mancano neppure le ungheresi. In tutto un centinaio le nuove assunzioni, per due terzi di cittadine romene, per il rimanente terzo di polacche e magiare. A tutte è stato garantito un alloggio più che decoroso in città e così le stesse lavoratrici, in breve, hanno potuto ottenere la residenza nella terza città, per dimensioni demografiche, della Liguria. Per questo motivo, ed approfittando della normativa europea in materia di elettorato attivo, che nel 1996 è stata recepita nell'ordinamento giuridico italiano, più di settanta tra romene ed ungheresi ed una trentina di polacche, lavoratrici della cooperativa o ad essa collegate, entro i termini previsti, scaduti lo scorso Aprile, si sono iscritte nelle liste elettorali comunali aggiunte, esercitando un loro sacrosanto diritto. Apriti cielo: l'opposizione comunale di centro- destra ha immediatamente urlato allo scandalo, osservando che tutte erano state indotte ad iscriversi negli elenchi dell'elettorato attivo dalla Vaggi che, perdipiù, le avrebbe minacciate di licenziamento qualora non lo avessero fatto. “ Querelerò chiunque sostenga che io ho accompagnato le romene e le altre neo- comunitarie all'Ufficio elettorale comunale per iscriversi o che le abbia minacciate di licenziamento qualora non lo avessero fatto” ha ribadito la candidata consigliere comunale. “ Sentite da che pulpito proviene la predica: proprio dal centro- destra il cui leader Silvio Berlusconi, per non dimettersi da Presidente del Consiglio, pochi mesi fa ha comprato i voti di alcuni Parlamentari d'opposizione premiandoli oggi con incarichi di sottogoverno” rincarano la dose nel centro- sinistra savonese. Oggi dunque le liste elettorali aggiunte del Comune di Savona non vedono più solamente una decina scarsa di iscritti ma sono lievitate a circa centocinquanta nomi: al di al delle polemiche, tipiche da campagna elettorale, è però un indubbio passo in avanti verso l'integrazione nel nostro paese di queste umili lavoratrici polacche e, soprattutto, romene, troppe volte additate a mo' di poco di buono da una cattiva stampa italica, provenienti dalla “ Nuova Europa”.
Sergio Bagnoli


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