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CATANZARO, 18 MARZO 2011 - Nel corso degli ultimi giorni numerosi sono stati i furti perpetrati ai danni di istituti scolastici, ma anche di aziende pubbliche e private, che sono state letteralmente prese di mira da persone che, fino a ieri, erano rimaste ignote ed avevano agito in qualche circostanza del tutto indisturbate e, per il modus operandi, quasi sicuri di non essere scoperti.
In particolare, “gli ignoti ladri”, avevano concentrato la loro attenzione su strutture un po’ isolate e che, all’interno, per il tipo di attività che si svolgeva, vi erano sistemate macchinette per la distribuzione di bevande calde e fredde. [MORE]La circostanza di questa escalation non è passata inosservata agli uomini della Squadra Volante della Questura, diretta dal Commissario Capo Dottor Massimiliano Russo e coordinata dall’Ispettore Superiore Amelio Domenico che avevano dato specifiche direttive alle pattuglie in servizio di controllo del territorio su tutto il capoluogo.
Ed è proprio durante uno di tali servizi specifici che gli “Arsenio Lupin” della situazione sono caduti nella rete dei poliziotti. Erano da poco passate le ore 03.00 della scorsa notte quando una telefonata, arrivata sul 113, segnalava dei rumori sospetti all’interno dell’IPSIA situato in questa via Conti di Loritello. Gli agenti, che si trovavano a poche centinaia di metri di distanza, si portavano immediatamente sul posto circondando l’edificio e avevano modo di verificare che, una delle finestre sul retro era stata rotta e, probabilmente da lì, si erano introdotti gli estranei.
Con le dovute cautele i poliziotti entravano all’interno e si portavano nel locale da dove provenivano i rumori. Nonostante fosse buio, subodorato qualcosa di sospetto, due persone cercavano di dileguarsi utilizzando la finestra dalla quale erano entrati ma venivano inseguiti e bloccati dai poliziotti che si trovavano anche all’esterno dell’Istituto. I due malfattori venivano successivamente identificati per i fratelli Francesco BULBO classe 1984 e Marco BULBO classe 1992, catanzaresi con precedenti penali; questi ultimi indossavano idonee protezioni alle mani per non lasciare alcuna traccia utile alle indagini e, sottoposti a perquisizione, venivano trovati in possesso sia di denaro che di altri oggetti trafugati all’interno dell’edificio e custodite dagli stessi fratelli anche in uno zainetto.
Da una successiva verifica si aveva modo di constatare che, tre su cinque delle macchinette distributrici di alimenti erano state danneggiate, per cui i due fratelli venivano dichiarati in stato di arresto per furto aggravato continuato, possesso ed impiego di arnesi atti allo scasso, danneggiamento aggravato. Dopo le formalità venivano associati presso la locale casa circondariale. Nella giornata odierna l’Autorità Giudiziaria ne ha convalidato l’arresto e disposta la custodia cautelare in carcere.