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VERONA, 13 DICEMBRE 2011 - Risolto dopo cinque mesi il caso del tentato rapimento di una donna di 40 anni a Verona, il fatto era avvenuto in strada lo scorso 13 luglio. L’ideatrice di questo piano sarebbe stata, secondo gli inquirenti, la rivale in amore della donna, Francesca Urban, 55 anni, arrestata ieri, nella tarda serata dai Carabinieri. In manette anche due complici, mentre si cerca ancora una terza persona coinvolta.[MORE]
All’origine del rapimento pare ci sia un risentimento nei confronti della donna, sua rivale in amore e per questo Francesca Urban, ha ideato il sequestro. Per realizzarlo si è servita di 3 complici, Giampaolo Corso, 47 anni, collega dell’Azienda sanitaria locale, dove la donna lavorava, Livio Volontè, operario di 55 anni mentre il terzo uomo è ancora ricercato.
La Urban, per convincere Giampaolo Corso a collaborare, si è finta proprietaria di una grossa azienda veronese, promettendogli un posto di lavoro importante se l’avesse aiutata. Tutti insieme hanno quindi tentato di mettere in atto il piano, non riuscito, solo grazie all’intervento di alcuni passanti, che hanno aiutato la donna, mentre veniva trascinata su un furgoncino. Fondamentali per le indagini sono stati alcuni elementi ritrovati sulla scena del sequestro. La mandante, dopo il fallimento del piano, ha cercato di depistare le indagini, fingendo di essere stata lei stessa, vittima di un’aggressione da parte della rivale e per rendere il fatto più credibile, si è anche procurata delle ferite sul corpo con un coltello. Ai Carabinieri aveva inoltre denunciato di aver ricevuto una richiesta di estorsione di 100 mila euro.
Stefania Schirru