Province: Saitta (Upi), prima modifica art.V poi si pensi a enti
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PESCARA, 7 MARZO 2014 - Mentre si pensa di trasferire le competenze delle Province ai Comuni e alle Regioni, si parla della modifica della Costituzione e del trasferimento delle funzioni delle Regioni, che sarebbero ridimensionate, ai livelli piu' bassi.
Questo modo di agire e' "una assurdita'", per Antonio Saitta, presidente dell'Upi (Unione delle Province d'Italia) che oggi e' intervenuto a Pescara ad una riunione delle quattro Province abruzzesi. "Logica vorrebbe - ha aggiunto a margine dell'incontro - che si modifichi il titolo V e poi si ridefinisca il ruolo delle Province" e invece seguendo la strada che si ipotizza ora si crea "quell'incertezza tipica italiana"
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Secondo Saitta "bisognerebbe, invece, andare con i piedi di piombo". In vista della discussione in Senato del testo firmato da Del Rio, Saitta ha fatto notare che "ci sono molti ripensamenti, ci si sta rendendo conto che la proposta non produce tagli immaginati, e crea una maggiore incertezza per quanto riguarda i servizi con effetti negativi che potrebbero esserci nella gestione dei servizi classici delle Province". In vista del commissariamento delle Province che sono a fine mandato Saitta ha spiegato che "si sta immaginando, se dovesse passare la proposta, di evitare il commissariamento facendo subentrare i nuovi organi provinciali, al momento delle elezioni".