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NAPOLI, 9 GIUGNO 2011 - Che il compito del neo-eletto sindaco di Napoli non fosse tra i più agevoli era alquanto prevedibile: eppure a De Magistris rischia di andare storta già la sua prima decisione presa come Primo cittadino.
L’iniziativa contestata è quella di inserire nella nuova giunta il pm Giuseppe Narducci, noto negli ambienti giudiziari per aver condotto il procedimento su calciopoli e più recentemente quello che vede coinvolto Nicola Cosentino, coordinatore regionale per Il popolo della Libertà in Campania.[MORE]
La reazione spazientita del Pdl non si è fatta attendere e anzi ha preceduto il voto del Csm, chiamato ad esprimersi sul concedere o meno l’aspettativa al magistrato in relazione al nuovo compito istituzionale che andrebbe a svolgere. La posizione fortemente critica del partito viene riassunta da Gaetano Quagliarello, vicecapogruppo al Senato: “Se fosse vero che il pm che ha chiesto l'arresto di Cosentino si appresta a diventare assessore per De Magistris, nella città dove fino a ieri ha svolto le funzioni di magistrato inquirente, sarebbe un fatto di tale gravità che chiunque mancasse di stigmatizzarlo, tanto in sede politica quanto in sede istituzionale, perderebbe ogni legittimazione a parlare di autonomia e indipendenza della magistratura. Ci auguriamo, che a Napoli vi sia un corale e trasversale sussulto di dignità. Chiunque, Csm compreso, dovesse tacere di fronte a uno scempio del genere ci risparmi i suoi sermoni contro la riforma della giustizia ed eviti di versare lacrime di coccodrillo quando sarà chiara a tutti la distanza che separa l'Italia dalla possibilità di essere un Paese normale".
Nonostante l’invettiva, il Consiglio superiore della magistratura non si è lasciato influenzare e con 11 sì, 8 no e un astenuto, ha concesso l’aspettativa, invitando tuttavia il legislatore a colmare il vuoto normativo in merito all’opportunità che un pm possa ricoprire consecutivamente i ruoli di magistrato prima e di politico poi nell’orbita di uno stesso territorio.
Dunque Narducci ha ricevuto il via libera per diventare il futuro assessore alla Sicurezza di Napoli.
Ma se il centro-destra si scandalizza, anche una parte della sinistra non esulta: al versante opposto, infatti, viene contestato al pm di essersi scagliato più di una volta contro gli ambienti dei centri sociali, teorizzando in alcuni casi addirittura una connivenza con gruppi criminali.
E pensare che siamo solo al primo nome indicato da De Magistris; d’altra parte però si parla di Napoli, sicuramente tra le città più difficili da governare: l’unico augurio che possono farsi i cittadini è che le chiacchiere vengano presto smorzate dai fatti.
Maurizio Grimaldi