Philadelphia, vive quattro ore e nove mesi attraverso il pancione: la storia di Shane
Estero Abruzzo

Philadelphia, vive quattro ore e nove mesi attraverso il pancione: la storia di Shane

venerdì 10 ottobre, 2014

PHILADELPHIA (USA), 10 OTTOBRE 2014 – Vive solo quattro ore, il piccolo Shane Michael Haley, ma, nei nove attraverso il pancione, i suoi genitori realizzano tutti i sogni che un bambino può avere. La storia di Shane ha commosso oltre 800 mila persone attraverso il web e, i neogenitori, stanno continuando ad avere l’appoggio di chi li ha seguiti.

La storia di Shane: affetto da anencefalia, i genitori gli danno una chance di vita

Poco più che ventenni, Jenna Gassew e Dan Haley, scoprono di aspettare un bambino. Alla tredicesima settimana di gravidanza, però, viene diagnosticato al piccolo Shane una malformazione letale, l’anencefalia, una malattia al cervello che avrebbe impedito al neonato di vivere per più di poche ore. I genitori, non dandosi per vinti, decidono di dare al bambino una chance di vita, realizzando tutti i sogni di un bambino e convivendo le sue memorie attraverso una pagina Facebook, “Prayed for Shane”.

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Qui comincia il viaggio di Shane, un viaggio attraverso il pancione e con i suoi genitori, che lo hanno portato a visitare New York, a trovare i parenti con cui ha scattato le foto, a guardare le partite di baseball con il papà e a vedere gli squali all’acquario. Era stata preparata per lui anche una culla piena di peluche e molti vestitini da poter indossare. Nonostante era chiaro ai genitori che non potesse realizzare fisicamente nessuna di quelle cose, hanno voluto far vivere Shane come non avrebbe mai potuto.

Shane vive solo quattro ore. Il padre: “Non credo si possa avere una vita più bella”

Dopo nove mesi di preghiere, il piccolo Shane è nato. Come annunciato dai medici, dopo quattro ore di vita, alle 6:45 del mattino, si è spento tra le braccia della mamma. Nonostante il finale preannunciato, il padre ha commentato sulla pagina: ‹‹Shane ha vissuto un’intera vita tra le braccia delle persone che lo hanno amato incondizionatamente e non credo si possa chiedere una vita più bella. Sarà sempre il nostro piccolo miracolo››. L’avventura dei due giovani ventenni ha raccolto notevoli consensi attraverso il web e ha portato ad una conoscenza malattia della malattia, da molti sconosciuta, ma che colpisce un bambino su 10mila.

Erica Benedettelli

[immagine da facebook.com]


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