Pensioni: il ministro Padoan "ridurre l'impatto sui conti rispettando la sentenza della Consulta"
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SALERNO, 6 MAGGIO 2015 - Il Ministro dell' economia Pier Carlo Padoan ha assicurato che la sentenza della Corte Costituzionale sul mancato adeguamento delle pensioni, non costerà all’Italia una manovra correttiva. Seppur vero, il sottosegretario all'Economia Enrico Zanetti è di tutt'altro parere: infatti per lui risulta essere "impensabile" l'ipotesi di restituire a tutti l'indicizzazione delle pensioni, in seguito alla sentenza della Consulta. "Escludo che sia possibile restituire a tutti l'indicizzazione delle pensioni. Per quelle più alte sarebbe immorale e il governo deve dirlo forte. Occorre farlo per le fasce piu' basse", ha affermato, sottolineando che questa è "solo la sua opinione personale".
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Secondo la decisione della Consulta sarebbero sei milioni i pensionati interessati al blocco dell'adeguamento delle pensioni e un 'buco' per le casse dello Stato, che secondo indiscrezioni sarebbe pari a circa 16,6 miliardi di euro. A tal riguardo, il Governo starebbe lavorando ad un decreto ad hoc che indichi una soluzione per rispettare a pieno la sentenza della Consulta, minimizzando però allo stesso tempo l'impatto sul bilancio. La soluzione potrebbe arrivare tra la fine di questa settimana e a metà della prossima. Tra le varie ipotesi risolutive ci sarebbe il varo di un decreto legge “sospensivo”, entro fine maggio, per evitare i ricorsi in arrivo. Altra possibile soluzione è la restituzione delle somme dovute ai pensionati con un meccanismo di rateizzazione triennale o quinquennale. Stando a quanto riportato da alcune fonti, da Bruxelles fanno sapere che "spetterebbe al Governo prendere una decisione su come attuare la sentenza della Consulta che ne valuterà l'impatto sui conti, ma questo non deve compromettere l'impegno italiano a rispettare le regole del Patto", perché "la sostenibilità dei conti deve restare una priorità anche alla luce dell'alta spesa pensionistica".
(foto:pensioniblog)
Filomena I. Gaudioso