Padoan e UE: battere i pugni sul tavolo non è la via maestra
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CAPALBIO, 5 NOVEMBRE – "In Europa i risultati tangibili si sono ottenuti quando l'Italia dimostrava di essere qualcuno che fa, non qualcuno che chiede. L'invito a battere i pugni sul tavolo non è la via maestra". [MORE]
Lo ha detto il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, parlando a Capalbio, in provincia di Grosseto, nel corso dell'evento 'Leggere per crescere', un incontro sull'Europa. "Se un Paese dimostra di fare e ottenere risultati - ha aggiunto Padoan - la fiducia dei partner aumenta. Altrimenti si cade nel vittimismo che dice: l'Italia è trattata male sistematicamente o che c'è un complotto continuo contro l'Italia. Non è così. Si può andare avanti e lontano, certo ma con pazienza".
Nell'imminenza del vertice dei ministri Ecofin,il ministro ha affermato: "Si discuterà di unione bancaria in termini molto concreti e questo si rifletterà anche sul come si applicano le regole. Il sistema bancario italiano deve convincersi che le sofferenze, sia pure con lentezza ma nella direzione presa con decisione, siano liberate. Ciò serve ad accrescere il capitale di fiducia in Europa, indipendentemente da che lo dica la Bce". Padoan ha poi sostenuto: "Nell'agenda europea bisogna completare l'unione bancaria, una questione che porta con sé visioni diverse tra i Paesi, aspetto che emerge in modo eclatante. E bisogna avere un meccanismo di assicurazione dei depositi" .
La parola d'ordine è: "Impegnarsi nelle riforme strutturali, che è uno dei capitoli" da affrontare - ha affermato Padoan - "un altro capitolo è la finanza pubblica". Il ministro ha, poi, ricordato l'impegno del governo su "debito pubblico, disoccupazione e bassa crescita".
Fonte immagine: quotidiano.net
Alessia Panariello