ONS è in disaccordo con il Tar di Mantova: il 7% dei casi di stalking avviene in ambito famigliare!
Cronaca Lazio

ONS è in disaccordo con il Tar di Mantova: il 7% dei casi di stalking avviene in ambito famigliare!

mercoledì 18 maggio, 2011

Roma 18 maggio 2011 - Il 7% dei casi di stalking avviene in famiglia ...ditelo al Tar di Mantova! ...ditelo al Tar di Mantova! L'Osservatorio Nazionale Stalking e' in disaccordo con la sentenza del Tar di Mantova che ha escluso dall'ambito familiare lo stalking. L'Osservatorio ha – infatti – evidenziato in 10 anni di attività in cui ha ricevuto circa 30000 richieste di aiuto che lo stalking avviene in una percentuale del 7% nel contesto famigliare. Questo dato indica inequivocabilmente non solo l’esistenza, ma anche la portata del fenomeno che, riguardando il delicato rapporto genitori-figli, spesso provoca esiti psico-relazionali molto gravi. [MORE]

Dopo questa sentenza, il rischio è che i soprusi in famiglia rimangano impuniti e impunibili, giustificabili e approvati, e ci sia un’esplosione di violenza in quest’ambito.

Durante i prossimi incontri organizzati dall’O.N.S. si approfondirà anche questa sentenza. Quando vi è dello stalking famigliare, la violenza psicologica padroneggia e denunciare il sopruso diventa doppiamente difficile, sia per la difficoltà nell’ammettere e riconoscere la violazione della propria integrità psicologica di figlio, sia per il rapporto di accudimento che viene negato dalle figure genitoriali, ma riconosciuto comunque come legittimo dal bambino stesso, che – non riconoscendo con facilità la prevaricazione, ma percependola – rischia esso stesso di riproporre gli stessi meccanismi relazionali allorché adulto.

Il Gaslighting (violenza psicologica) è un’arma distruttiva della personalità molto potente specialmente in ambito famigliare, ove non di rado si assiste a una forma di molestia subdola e continuativa in cui la vittima viene manipolata al punto di dubitare della propria sanità mentale.

Spesso questo tipo di violenza non è ravvisabile neanche dalla vittima stessa, la quale si trova consapevolmente (la violenza è percepita ma spesso giustificata dalla vittima, disorientata dalla mancanza di sanità ed equilibrio nel rapporto genitori-figli) ad essere manovrata dai propri congiunti, diventando di fatto inconsapevolmente complice di un processo che mira a distruggere la propria individualità.

Sono proprio questi meccanismi ad essere “recidivi”: la violenza subita passivamente si trasforma in violenza operata attivamente quando l’individuo sarà adulto. Questo meccanismo legittima lo stalking come una dolorosa esperienza tramandata in riferimento all’unica esperienza famigliare-relazionale (distorta) di riferimento.

In allegato il libretto “Rischio Morale: Amore, un gioco pericoloso” (autori: Massimo Lattanzi, psicologo-psicoterapeuta, coordinatore Associazione Italiana di Psicologia e Criminologia, Tiziana Calzone, psicologo-psicoterapeuta, socio-fondatore AIPC, Elia Cursaro, consulente legale e mediatore familiare, coordinatore ufficio legale AIPC), un dettagliato excursus sulle origini, le cause e le conseguenze della violenza psicologica che prospetta l’emergente bisogno di un’opera di sensibilizzazione e conseguimento di consapevolezza sulla violenza psicologica agita.

Per ulteriori informazioni -mail [email protected]  : [email protected]
www.stalking.it  - www.osservatoriosicurezza.it  - www.criminalmente.it


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