Omicidio Vescio e Iannazzo, nel Catanzarese, si costituisce ricercato
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CATANZARO, 14 OTTOBRE 2014 - Si e' costituito Domenico Mezzatesta, accusato del duplice omicidio di Giovanni Vescio e Francesco Iannazzo, avvenuto il 19 gennaio dello scorso anno nel "Bar del Reventino" a Decollatura, nel Catanzarese. Per il duplice delitto Domenco Mezzatesta, assieme al figlio Giovanni, in primo grado e' stato condannato all'ergastolo.
L'uomo ieri sera si e' spontaneamente consegnato agli uomini dell'Arma dei Carabinieri. Mezzatesta, accompagnato dal suo legale di fiducia, l'avvocato Francesco Pagliuso del foro di Lamezia, si e' costituito nelle mani del comandante del reparto operativo del comando provinciale di Catanzaro, tenente colonnello Alceo Greco e del maggiore Carlo Caci, comandante del nucleo investigativo, e del capitano Domenico De Biaso, comandante della Compagnia dei carabinieri di Soveria Mannelli.
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L'uomo, vigile urbano in pensione di Decollatura, subito dopo e' stato trasferito nel carcere di Siano a Catanzaro, in attesa che compaia davanti ai giudici della Corte d'Appello di Catanzaro, davanti ai quali si celebrera' il processo di secondo grado, in quanto Mezzatesta e suo figlio, attraverso il loro legale di fiducia, hanno presentato l'atto di appello contro la sentenza con la quale il giudice di primo grado li ha condannati all'ergastolo. I due, padre e figlio, erano stati incastrati dalle riprese delle telecamere posizionate all'interno del Bar del Reventino, dove furono uccisi i due giovani lametini.
Ora non e' escluso che l'ex latitante rendera' dichiarazioni spontanee, anche se nel periodo in cui era ricercato, agli inquirenti aveva esposto la propria versione dei fatti attraverso alcune missive nelle quali, dopo aver invocato il perdono dei familiari di Giovanni Vescio e Francesco Iannazzo, spiegava cosa lo aveva indotto a compiere quell'azione delittuosa