Istat, anziani non autosufficienti a rischio aiuti
Cronaca Lazio

Istat, anziani non autosufficienti a rischio aiuti

giovedì 10 novembre, 2011

ROMA, 10 NOVEMBRE 2011 - I tagli alla spesa sociale rischiano di colpire 1,6 milioni di anziani con limitazioni gravi e le loro famiglie. [MORE]

Questo il dato che emerge dai dati dell'Istat presentati al Forum sulla non autosufficienza, oggi e domani a Bologna. «Nel 2011 il sistema di welfare locale non potrà garantire neppure gli attuali livelli di spesa, lasciando scoperte delle quote di popolazione in condizione di vulnerabilità», spiega Gabriella Sebastani, responsabile dell’Indagine sulla disabilità dell’Istat . A veder peggiorare la propria condizione saranno in particolare le famiglie con anziani non autosufficienti. «Secondo dati relativi al 2009, – continua Sebastiani, oltre il 50% delle famiglie con all’interno una persona di 65 anni e più con gravi limitazioni non riceve alcun tipo di aiuto».

Gli anziani con gravi limitazioni sono in tutto sono651 mila , quelli lievi 951 mila. Quelli che non ricevono aiuti o vivono in contesti famigliari non protetti sono 1,6 milioni. Su di loro gli effetti della crisi economica e della riduzione spesa sociale.

Le famiglie già oggi si fanno carico di queste persone e le cose potrebbero peggiorare nei prossimi tempi. «La rete di parentela, – spiega Sebastiani – è sempre più stretta e lunga: crescono le persone da aiutare, ma non quelle che assistono. Aumenta inoltre l’età media dei caregiver, che dai 43 anni del 1983 è passata ai 50 del 2009».

Tra di loro soprattutto donne, che da sole garantiscono 2,2 milioni di ore di assistenza. Diminuisce inoltre l’aiuto fornito da volontari, vicini e amici. «La rete di aiuto informale è in un fase di crisi strutturale, – continua Sebastiani – le famiglie aiutate sono scese dal 28,3% del 1983 al 16,9% nel 2009». A questi numeri si aggiungono le difficoltà economiche dovute alla crisi: nel 2010 il potere d’acquisto delle famiglie è sceso ancora dello 0,5% (dopo il -3,1% del 2009), la propensione al risparmio segna un -9,1%. Ma soprattutto le famiglie in stato di deprivazione (cioè in difficoltà economica) non riescono a risollevarsi: il 65% delle famiglie deprivate nel 2010 lo sono anche nel 2009.

Marika Di Cristina


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