No all'abolizione del docente di sostegno
Politica Calabria

No all'abolizione del docente di sostegno

martedì 13 ottobre, 2015

13 OTTOBRE 2015 - Gli “Insegnanti calabresi” – Partigiani della Scuola Pubblica chiedono al Governo di non abolire la figura del docente di sostegno, come previsto dal Ddl Faraone e Malvezzi, e di non toccare la legge 104/1992 sul sostegno alle persone con disabilità.  [MORE]

L’apprensione dei docenti è fortemente motivata dalla discussione sul tema della disabilità e del sostegno che si affronterà al Miur oggi . Infatti in questa sede Faraone porterà la sua Riforma che di fatto abolisce la figura del docente di sostegno sostituita dai docenti delle varie discipline con il rischio della creazione di esuberi sia di docenti curriculari che di sostegno ed eventuale perdita di posti di lavoro in vista della Legge di Stabilità. «Con la Legge 104/1992 – afferma Lara Nocito, una delle referenti dei docenti di Cosenza - abbiamo la legislazione più avanzata del mondo tanto che in Italia arrivano osservatori da tutto il mondo per studiare il nostro sistema integrato scuola – sanità, che rappresenta il nostro fiore all’occhiello. Il sostegno alle persone con disabilità e le figure dei docenti abilitati sulla disciplina e poi specializzati, - continua - costituiscono per il nostro Paese il faro mondiale dell’integrazione».

E aggiunge che si è andati in direzione sbagliata quando è stato tolto il docente specializzato all’alunno Dsa ( con disturbi specifici dell’apprendimento) e lo dimostra il fatto che nelle scuole si è dovuti ricorrere all’inserimento in classe del Dsa, insieme allo studente con disabilità, in modo che il docente di sostegno aiuti anche lui. E ancora si rischia di andare in direzione sbagliata quando il docente di sostegno viene considerato come una figura badante o come personale sanitario che si specializza ulteriormente nelle singole disabilità. «Il docente specializzato – spiega Lara Nocito - sa bene che gli studenti con autismo sono tutti diversi tra loro e che tutte le altre disabilità presentano specificità, singolarità che appartengono solo a quella persona, quindi perché andare nella direzione del fallimento dell’obiettivo principale che è quello dell’integrazione in classe? Perché snaturare il ruolo e la funzione principale del docente specializzato?».

Riformare il sostegno con soluzioni che non hanno nulla di ragionato e all’insegna del risparmio, con il rischio di eliminare una figura di altissimo profilo quale è quella del docente specializzato in integrazione, arrecherebbe un ulteriore danno alle scuole statali che, oggi, si reggono in piedi da sole, senza l’aiuto dello Stato. Sarebbe invece utile ad un migliore funzionamento della scuola ripristinare le aree di specializzazione (scientifica, umanistica, tecnica, motoria), avviate alla soppressione dal Governo Monti, per favorire non certo l’apprendimento dei ragazzi con disabilità, i quali hanno diritto ad avere un “sostegno” competente, come giustamente sostenuto nella sentenza n. 245 del 26 gennaio 2001 del Consiglio di Stato, ma solo per facilitare la mobilità dei docenti.

Foto: Lara Nocito

Lina Latelli Nucifero


Autore
https://www.infooggi.it - Il Diritto Di Sapere

Entra nel nostro Canale Telegram!

Ricevi tutte le notizie in tempo reale direttamente sul tuo smartphone!

Esplora la categoria
Politica.