'Ndrangheta: confiscati beni a imprenditore Carmelo Gullace
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REGGIO CALABRIA, 14 OTT - È l'imprenditore Carmelo Gullace, originario di Cittanova ma residente a Toirano, in provincia di Savona, il destinatario della confisca disposta dalla Sezione misure di prevenzione del Tribunale di Reggio Calabria. I sigilli sono stati applicati a 41 terreni, che si trovano in Calabria e Liguria, a 14 fabbricati e all'intero capitale sociale e patrimonio aziendale di 4 società. Sono stati confiscati anche conti correnti, beni mobili registrati e posizioni finanziarie, per un valore stimato di circa 10 milioni di euro.
Su richiesta della Dda di Reggio Calabria, guidata dal procuratore Giovanni Bombardieri e dall'aggiunto Gaetano Paci, il provvedimento di confisca è stato firmato dalla giudice Ornella Pastore e ha riguardato anche la moglie di Gullace, Giulia Fazzari. Entrambi, nel luglio 2016, sono stati coinvolti nell'operazione "Alchemia" da cui è nato il processo che ha portato alla condanna di Gullace, nel luglio 2020, a 18 anni di carcere, perché ritenuto capo promotore della cosca Raso-Gullace-Albanese.
Al termine del processo, invece, la moglie è stata assolta. In attesa del processo d'appello, che deve essere ancora fissato, si è arrivati quindi alla confisca dei beni che erano stati sequestrati dalla Dia nell'agosto 2019. Carmelo Gullace è ritenuto il punto di riferimento in Liguria e in Piemonte dell'omonima consorteria della Piana di Gioia Tauro. Secondo gli inquirenti, infatti, l'imprenditore era il soggetto "deputato, in ragione del suo ruolo, ad indire riunioni di 'ndrangheta". Inoltre, curava il mantenimento dei contatti con gli esponenti di spicco delle altre cosche, la condivisione di interessi imprenditoriali ed il reimpiego di proventi delle attività delittuose". (Fonte Ansa)