Natale duro per gli italiani: le tredicesime calano per la prima volta in vent'anni
Economia Lazio

Natale duro per gli italiani: le tredicesime calano per la prima volta in vent'anni

sabato 26 novembre, 2011

ROMA, 26 NOVEMBRE 2011 - E’ la prima volta in vent’anni che in Italia, sottolineano Adusbef e Federconsumatori, il monte tredicesime 2011, con un calo del 2,2% diminuisce di 0,8 miliardi di euro, e “considerando che il complesso delle gratifiche si attesterà a 35 mld, l'80% delle tredicesime verrà mangiato da tasse, mutui, bolli, canoni, rimborso di debiti pregressi''. [MORE]

Sarà un Natale durissimo sul fronte dei consumi, preannunciano Adusbef e Federconsumatori, il 75% delle famiglie taglieranno le spese per l'incerta situazione economica, destineranno solo il 20% delle tredicesime a risparmi, regali, viaggi e beni alimentari, portando i consumi a calare del 6,9%. Le tredicesime, riferiscono le due associazioni dei consumatori, quest'anno ammonteranno a 35 miliardi dei quali 10,20 miliardi andranno ai pensionati (-1,92%), 9,20 miliardi ai lavoratori pubblici (-1,07%), 15,6 miliardi (-3,10%) ai dipendenti privati (agricoltura,industria e terziario).

Le buste paga si assottigliano, ma i prezzi, rende noto Codacons, continuano ad aumentare, e in vista delle spese Natalizie, a subire i maggiori aumenti saranno principalmente i prezzi di alberi di Natale, che aumenteranno del 7,5%, giocattoli, che in alcuni casi subiranno aumenti a due zeri, i dolci tipici delle festività natalizie e gli alimentari in genere; ma, nonostante tutto, il Codacons prevede che il prossimo Natale ogni italiano spenderà circa 220 euro, il 10% in più del 2010.

Adusbef e Federconsumatori si rivolgono al governo invitandolo ad “evitare un nuovo aumento dell'Iva, che colpendo indistintamente tutti i consumatori, graverebbe soprattutto sulle fasce di reddito più basse, aggravando in tal modo la recessione e portando ad un aumento dell'inflazione ed un calo dei consumi, o il ritorno dell'Ici sulla casa di abitazione", le due associazioni concludono evidenziando che “la tassazione sulle rendite finanziarie, il taglio ai costi della politica, la lotta all'evasione fiscale e l'aumento della tassazione sui capitali "scudati", sono le operazioni necessarie ad avviare una ripresa economica, ristabilendo un minimo di equità nel nostro Paese”
 

Sara Marci


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