In onda dal carcere. Nasce la prima emittente radiofonica dei detenuti
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ROMA, 18 NOVEMBRE 2011 – L'informazione, si sa, non si può imprigionare. Lo dimostra il primo Giornale radio realizzato e condotto interamente dai detenuti di Roma e Milano. Si chiama Grc (Giornale radio dal Carcere) ed è stato pensato e concepito nelle strutture di Rebibbia nuovo complesso e Milano Bollate per dare libertà di parola a chi di libertà non ne ha più. [MORE]
Non è la prima volta che la prigione si presta a diventare una fucina del sapere. E non importa nemmeno se i protagonisti non si chiamano Oscar Wilde o Antonio Gramsci. L'importante è che sia nato un progetto che valorizzi il valore delle carceri italiane come luogo di riabilitazione del cittadino.
Dopo l'ok ricevuto dagli uffici direzionali di entrambe le strutture, la proposta è passata al vaglio del Ministero della Giustizia che ne ha approvato la realizzazione. Il Grc dispone di due redazioni indipendenti ed è condotto dagli stessi detenuti che hanno messo a disposizione le proprie voci per realizzare i servizi. Ospite della trasmissione radiofonica 'Jailhouse Rock, suoni, suonatori e suonati dal mondo delle prigioni', il Grc va in onda il lunedì su Roma dalle 21 alle 22 e 30 e in differita su Radio Popolare Milano e Radio Popolare Salento tutte le domeniche alla stessa ora.
Detenuti di vari reparti si riuniscono una volta a settimana per mettere insieme le idee e realizzare i servizi in base ai fatti più importanti accaduti all'interno del proprio istituto. Una volta scelte le notizie e registrata la voce su un dispositivo multimediale, un educatore o un volontario è incaricato di depositare il file audio presso la redazione di Jailhouse Rock che si occupa poi di divulgarla sulle proprie frequenze.
Molti i favorevoli all'iniziativa, tra cui numerosi esperti del settore che hanno contribuito alla realizzazione del giornale. Valentina Calderone (associazione A Buon Diritto), Carla Manzocchi, (Gr Rai) Bruno Sokolowicz (Gr Rai), Enrica Bonnaccorti (conduttrice Rai), Marta Bonafoni (direttrice Radio Popolare Roma) sono solo alcuni dei formatori che si sono adoperati per trasmettere ai detenuti le conoscenze necessarie a svolgere lavoro di redazione, scrittura e messa in onda del giornale radio.
La trasmissione è scritta e curata da Patrizio Gonnella e Susanna Marietti, entrambi membri dell'associazione Antigone. «Quello che il Grc (Giornale radio dal Carcere) vuole raccontare – spiega Patrizio Gonnella – non è il carcere dell’evento occasionale e magari drammatico che viene ripreso dalle testate più ufficiali, bensì il carcere di ogni giorno, che il detenuto quotidianamente vive nelle sue giornate. I piccoli e grandi malfunzionamenti, le esperienze virtuose, le buone prassi, le storie di molti compagni che l’istituzione non riesce a intercettare, le opinioni di chi vive dietro le sbarre, le conseguenze di scelte politiche e amministrative».
Oltre ai servizi realizzati dai detenuti, sono ospiti fissi della trasmissione il direttore del carcere romano di Rebibbia Carmelo Cantone e Lucia Pastella con la sua rubrica “Le prigioni del cuore”. Chiude il cerchio l'avvocato milanese Mirko Mazzali, che mette a disposizione le sue competenze per dare suggerimenti a chi si trova in prigione o vuole evitare di finirci.
Ogni puntata fonde storie di musica con racconti dal carcere. Molti i musicisti italiani e stranieri che hanno vissuto l'esperienza della prigione. Bob Dylan, Johnny Cash, Ozzy Osbourne, Tupac Shakur, Chet Baker, Leadbelly, Frank Sinatra, Keith Richard, Pete Townshend ma anche Johnson Righeira e Roberto Vecchioni sono stati tutti almeno una volta testimoni diretti della realtà all'interno di un carcere. Un intreccio interessante, che gli speaker del Grc non mancano mai di insaporire con le proprie verità e testimonianze personali sulla macabra realtà delle prigioni italiane.
Riccardo Marcucci