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NAPOLI, 18 GENNAIO 2014 - In una casa di cura privata del quartiere collinare del Vomero, nella serata di giovedì, una neonata è morta, per cause ancora da accertarsi.
Anna, questo il nome della piccola che aveva soltanto tre giorni di vita, era ricoverata in questa clinica dove, subito dopo la nascita, era stata sottoposta dai medici a fototerapia, perché è stata affetta da ittero, una condizione clinica che insorge spesso nei bambini appena nati, caratterizzata da una colorazione giallognola della pelle dovuta all'aumento di bilirubina del sangue. E, come sempre accade in questi casi, il neonato viene posizionato sotto una lampada particolare per far scomparire il fenomeno.
E' stato il padre, Giulio Iengo, a chiamare i carabinieri, dopo aver atteso a lungo la piccola che uscisse dal nido dopo la poppata ed essere stato informato che la povera Anna aveva perso sangue dalla bocca, quindi trasportata d'urgenza in sala operatoria.
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Soltanto dopo un pò è stato comunicato a lui è alla moglie che la bambina era morta e l'uomo ha deciso di chiamare il 112. Sono accorsi sul posto dopo pochissimi minuti i militari del capitano Ruggiu, che hanno sequestrato la cartella clinica e sequestrato la salma della neonata per portarla al Policlinico, dove solo l'autopsia potrà dimostrare la reale causa di morte.
Secondo il prof. Roberto Paludetto, ordinario di Pediatria e direttore della neonatologia e terapia intensiva neonatale del Policlinico, la piccola potrebbe essere stata semplicemente colpita da "morte improvvisa", o aver avuto un deficit di coagulazione congenito. Si esclude che la ittero, un fenomeno che si verifica nel 60% dei neonati nei primissimi giorni di vita, abbia potuto portare al decesso della piccola, così come un'esposizione prolungata alla lampada della fototerapia non può portare ad un'emorragia.
Valentina D'Andrea