MPA: gli sfollati di Janò senza prospettiva ed interlocutore
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Riceviamo e pubblichiamo
L’inefficienza del comune porta con se un altro flop.
Abbiamo parlato mesi or sono di una famiglia catanzarese che per vicissitudini diverse era stata costretta a lasciare la propria abitazione, per questione di sicurezza, e trasferirsi in un hotel per poter condurre una vita tutt’altro che normale. Questa famiglia dopo poche settimane di permanenza nella struttura veniva invitata dal comune a provvedere autonomamente a mantenere le spese relative all’alloggio poiché l’ente non avrebbe proseguito nel pagare i pernottamenti e i pasti. Dopo vari tira e molla, solleciti, incontri e quant’altro, il comune si riassumeva l’onere delle spese fino al rientro della stessa nella propria abitazione.
Oggi dopo mesi dal disastro di Janò sembra rivivere la stessa situazione, un déjà vu. [MORE]
Inutile dire che il Governo centrale trascura il meridione, d’altronde lo stesso Sig. Bertolaso ha fatto un’apparizione fugace per poi svanire nel nulla, ovviamente dopo aver promesso agli abitanti dell’area che presto si sarebbe fatto rivedere portando con se la soluzione dei problemi o comunque un aiuto proporzionale alla necessità impellente di rimettere in sesto un’intera area della città. Detto ciò pero non si può in alcun modo fare a meno di menzionare la mancanza di programmazione da parte dell’ente comunale per risolvere o alleviare quanto meno i problemi degli sfollati. Spesso, sembra che la progettualità e l’immaginazione sia funzionale solo per le feste e per altri avvenimenti caserecci che dopo un giorno lasciano dietro il nulla.
Chiediamo al Sindaco di spiegare come mai sia svanita tutta d’un tratto la necessità di utilizzare gli immobili requisiti il 23 febbraio scorso all’azienda Telecom per offrire una sistemazione, sicuramente meno temporanea di un albergo cittadino, agli sfollati? E soprattutto come mai si debba arrivare ad investire capitali importanti senza fare valutazioni di merito sui costi relativi alla sistemazione delle famiglie in hotel invece di valutare la collocazione dei cittadini in appartamenti vuoti di cui la città, tristemente, è piena.
Siamo certi che un tavolo tecnico formato da Comune, Provincia e Regione possa, capendo e facendo capire l’impossibilità di una soluzione rapida al disastro ambientale avvenuto, offrire ai nuclei familiari senza abitazione un quadro chiaro sulla tempistica e soprattutto un fondo economico a cui attingere per cercare una sistemazione non di pochi giorni ma che dia dignità a tutte le persone che oggi vivono un grande dramma.
Carmine Gallippi
Commissario Provinciale MPA