Entra nel nostro Canale Telegram!
Ricevi tutte le notizie in tempo reale direttamente sul tuo smartphone!
VENEZIA, 08 MARZO – Si è spento questa mattina a Venezia, all’età di 83 anni, Danilo Mainardi, uno dei più celebri etologi italiani, noto soprattutto per la sua partecipazione a diverse puntate di Quark e SuperQuark di Piero Angela, di cui era grande amico. A diffondere la notizia è stata la Lipu, associazione animalista della quale era stato presidente e di cui era attualmente presidente onorario. [MORE]
Mainardi, nato a Milano il 25 novembre 1933, era docente emerito di Biologia e di Ecologia comportamentale all'università veneziana di Ca' Foscari. E' stato inoltre per lungo tempo collaboratore del Corriere della Sera e autore di circa 200 libri, tra cui Il cane secondo me (2010), L'animale irrazionale. L'uomo, la natura e i limiti della ragione (2000) e Dizionario di etologia (1992). Nel 2016 era uscita l'ultima sua fatica, La città degli animali.
Tra le altre cose, Mainardi è stato direttore della Scuola internazionale di etologia di Erice, membro dell’Accademia Nazionale delle Scienze e dell’International Ethological Society, di cui è stato anche presidente. La sua attività scientifica si concentrava in particolare sull'evoluzione del comportamento sociale e sessuale degli animali, soprattutto sullo stadio infantile. Mainardi sosteneva che è grazie all'imprinting che i cuccioli danno forma alle preferenze sessuali, sociali e alimentari. Ha inoltre sostenuto la validità della pet therapy, sottolineando come il contatto dell'uomo con certi animali produca benessere psico-fisico.
L’etologo milanese ha altresì esteso il concetto di intelligenza oltre la sfera umana, analizzandone le declinazioni nel regno animale. Il suo metodo d’indagine, consistente nell'impiego di documenti filmografici attraverso i quali osservare il comportamento animale di fronte a un problema da risolvere, è stato poi ripreso da molti colleghi.
Grazie alle sue ricerche è stato possibile scoprire che anche le specie animali posseggono in una certa misura la capacità tipica dell'uomo di "creare" cultura, di trasferire cioè da un individuo a un altro soluzioni di problemi e innovazioni. La cosiddetta "storia naturale della cultura", di cui parla nel libro L'animale culturale (1974), dove traccia un percorso evolutivo al cui vertice si posiziona la specie umana.
« Si è spento con serenità. Mi ha sorriso un’ultima volta. Dopo un lungo periodo di malattia non privo di complicazioni – ha detto al Corriere la moglie Patrizia - Ci ha lasciati come poteva fare lui, nel giorno della donna e dell’uscita della sua collana dedicata agli animali sul Corriere».
[foto: tgcom24.mediaset.it]
Antonella Sica