Milano, macchinista aggredito: arrestati due salvadoregni

Sara Svolacchia
Condividi:
Milano, macchinista aggredito: arrestati due salvadoregni
Notizia in evidenza
Occhio alla notizia
Tempo di lettura: ~2 min

Rimani sempre aggiornato!

Unisciti al nostro canale Telegram per ricevere notizie in tempo reale, esclusive ed aggiornamenti direttamente sul tuo smartphone.

MILANO, 12 GIUGNO 2015 – Sono stati arrestati nella notte i due ventenni accusati di tentato omicidio nei confronti di Carlo Di Napoli, il capotreno aggredito con un machete lo scorso giovedì. L’inchiesta, condotta dal procuratore aggiunto Alberto Nobili e dal pm Lucia Minutella, avrebbe svelato come i due salvadoregni appartengano a una gang chiamata “Ms13”: il ragazzo che ha sferrato il colpo al capotreno sarebbe stato già indagato per aver commesso fatti analoghi. Secondo le prime ricostruzioni, l’aggressore avrebbe nascosto il machete dentro ai pantaloni e l’avrebbe sferrato contro Carlo Di Napoli dopo la richiesta di quest’ultimo di controllare il biglietto.

La polizia è attualmente alla ricerca di altri due possibili complici. La coppia di ventenni è stata invece rintracciata sotto al ponte Martin Luther King a Milano, non molto tempo dopo l’aggressione. Secondo quanto riferito dalle autorità, i due sarebbero stati coperti di sangue. Sembrerebbe anche che uno degli aggressori si trovi sul territorio italiano senza un regolare permesso di soggiorno. [MORE]

La testimonianza del capotreno

Il capotreno Carlo Di Napoli, che è stato ricoverato con una grave lesione al braccio sinistro, è ora fuori pericolo grazie a un complesso intervento di otto ore operato dal team di chirurghi dell’ospedale Niguarda. In un colloquio con Alessandro Alfieri, segretario lombardo del Pd, l’uomo ha così ricostruito quegli attimi di terrore: “Ho avuto molta paura, ma ora mi sento più sollevato: la cosa più importante e che potrò riabbracciare la mia bimba di 5 mesi”. “Avevo intuito che c’era una situazione strana”, ha aggiunto, “e per questo ho chiesto al mio collega se poteva stare ancora un po’con me nonostante avesse finito il turno”. Ed è stato proprio l'altro ferroviere ad aver aiutato il capotreno durante l’aggressione: fortunatamente l’uomo ha riportato danni meno gravi rispetto a Di Napoli e si trova ora ricoverato all’ospedale Fatebenefratelli.

Maroni: "Si può sparare"

Sulla vicenda è intervenuto anche il presidente della regione Lombardia, Roberto Maroni: “Chiederemo di mettere i militari e la polizia per contrastare questi fenomeni”, ha spiegato. E sulla possibilità di sparare agli aggressori ha confermato: “Sì certo è legittima difesa, voglio qualcuno che impedisca queste cose e se è necessario sparare, spari”.

Sara Svolacchia
 

Rimani sempre aggiornato!

Unisciti al nostro canale Telegram per ricevere notizie in tempo reale, esclusive ed aggiornamenti direttamente sul tuo smartphone.

Scritto da Sara Svolacchia

Giornalista di InfoOggi

Leggi altri articoli

Rimani sempre aggiornato!

Unisciti al nostro canale Telegram per ricevere notizie in tempo reale, esclusive ed aggiornamenti direttamente sul tuo smartphone.

Esplora la categoria
Cronaca.