Migranti, nave Msf salva 1500 persone ma naviga 3 giorni senza cibo per G7
Cronaca Campania

Migranti, nave Msf salva 1500 persone ma naviga 3 giorni senza cibo per G7

domenica 28 maggio, 2017

NAPOLI, 28 MAGGIO- C’erano 1.444 persone a bordo di Prudence, la nave di Medici Senza Frontiere che ne poteva trasportare al massimo 600, e che li ha soccorsi nella giornata di giovedì mentre, al largo della Libia, mentre sfidavano il mare su 12 tra gommoni e barconi. Per tre giorni la nave della Ong è stata in cerca di un porto dove poter attraccare, con a bordo emergenza cibo e igiene dovuta al sovraffollamento.[MORE]

A causa delle disposizioni del G7 di Taormina la nave non ha potuto fermarsi nei porti siciliani, nonostante il grido d’allarme lanciato alle istituzioni, per poi attraccare questa mattina a Napoli dopo tre giorni di navigazione. O meglio, la nave ha potuto approdare a Palermo, ma senza che le persone potessero scendere, quando a bordo c’erano 210 donne, 45 bambini, uno dei quali di appena una settimana e due cadaveri recuperati da un gommone.

Si tratta di migranti partiti dalla Libia. “Molti di loro – ha denunciato Michele Trainiti di Medici senza frontiere, il responsabile della campagna di soccorso dell’organizzazione – presentano fratture in varie parti del corpo, conseguenze del clima di violenza nel Paese. Un giovane che abbiamo soccorso era stato torturato per mesi. Lo abbiamo raccolto da un gommone e trasferito in ospedale a Lampedusa dove però purtroppo è morto. Ci sono tanti che avevano una famiglia e un lavoro ma che hanno preferito fuggire da una situazione terribile”.

Trainiti ha evidenziato alla stampa anche come nelle operazioni di salvataggio, effettuate ininterrottamente su dodici barconi, dalle 7 del mattino alle 5 del pomeriggio non si sia vista in zona nessuna altra nave. Venerdì “nella nostra zona eravamo assolutamente soli”, ha continuato. “Non c’era nessuna altra imbarcazione in zona. Il mercantile più vicino era a sette-otto ore di navigazione. Dobbiamo dire grazie alla guardia costiera per il coordinamento e l’appoggio. E chiediamo a tutti quelli che ci hanno criticato in questi giorni dov’erano.”

“Cosa sarebbe successo a queste persone se non ci fosse stata la nostra nave? Ci chiediamo dove fosse Frontex. Eravamo a 20 miglia nautiche dalla costa della Libia, i gommoni arrivavano uno dietro l’altro. Abbiamo dovuto sovraccaricarci per non lasciare le persone in mare”. La nave ha attraccato a Napoli, spiega, a causa delle restrizioni imposte dal G7. “E’ inaccettabile che si chiuda una zona famosa per l’accoglienza rallentando i soccorsi. Abbiamo casi urgenti, tante persone ustionate dalla miscela di acqua salata e benzina”.


Maria Azzarello

credit foto: OttoPagine


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