Migranti, fermati 15 trafficanti: sui gommoni anche sospetti terroristi
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PALERMO, 6 GIUGNO - La Procura di Palermo ha disposto il fermo di 15 persone accusate, a vario titolo, di associazione a delinquere transnazionale finalizzata al favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e contrabbando di tabacchi. L'operazione 'Scorpion fish', eseguita dal gennaio 2017 dal Gico di Palermo in sinergia con la compagnia di Marsala, ha portato alla luce l'organizzazione capeggiata da pregiudicati tunisini, con la collaborazione di elementi italiani. L'organizzazione avrebbe trasportato i migranti dalla Tunisia alle coste di Marsala a bordo di modernissimi gommoni che impiegavano meno di quattro ore per la traversata. [MORE]
Su quei gommoni sarebbero saliti anche sospetti jihadisti in transito dall’Italia verso il Nord Europa. Lo svela una delle intercettazioni del nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza di Palermo. Uno dei clienti, ascoltato al telefono dagli investigatori del Gico, affermava: “Spero di arrivare in Italia e che non mi rimandino indietro per terrorismo".
Grazie alla cooperazione tra gli investigatori e la componente aeronavale della Guardia di Finanza, è stato possibile intercettare uno sbarco sulle coste trapanesi di 14 persone e a sequestrare oltre un quintale di sigarette di contrabbando. La banda aveva programmato altri viaggi, non andati a buon fine grazie ai numerosi controlli in mare svolti dalle fiamme gialle. Se portati a termine avrebbero portato nelle casse dell'associazione criminale oltre 100.000 euro.
Giuseppe Sanzi
(fonte immagine repubblica.it)