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ROMA, 20 DICEMBRE - “L’animo e lo spirito che gli italiani hanno sempre nutrito e tradotto non è quello dell’ostilità, del pregiudizio, dell’intolleranza. Ricercare coesione nel tessuto sociale costituisce una necessità, oltre che un dovere, per tutte le istituzioni”. Così il presidente Sergio Mattarella, durante il suo intervento di fronte alle Alte Cariche al Quirinale, aggiungendo che “sulla strada di sentimenti negativi si andrebbe verso una contrapposizione crescente”.
Il Capo dello Stato ha posto l'accento innanzitutto sulla questione legata al ponte Morandi, “tema fondamentale dal quale dipende la credibilità del nostro Paese a livello internazionale”. Dalla ricostruzione del ponte, sostiene Mattarella, “dipende un collegamento vitale per la città ligure, ma anche un segnale di sicurezza delle infrastrutture, che è un fattore cruciale della qualità della vita e dei diritti personali”. “Dobbiamo essere consapevoli che eventi gravi non sono sempre frutto del caso ma, troppo spesso, di comportamenti gravemente lesivi”, ha detto il presidente della Repubblica.
Altro tema toccato da Mattarella, rivolto ai componenti del governo, è il rispetto della Costituzione: “È necessario adempiere i propri compiti nel rispetto dei limiti del potere che la Costituzione indica. Sono doveri che riguardano ciascuno di noi. Riguardano tutte le donne e gli uomini che hanno il privilegio di servire le istituzioni e attraverso di esse dare il loro contributo alla realizzazione del bene del Paese”.
Ruolo centrale, nelle parole del capo dello Stato, è quello rivestito dal Parlamento nell'ambito della “democrazia disegnata dalla Costituzione”. Un ruolo “che va rispettato e preservato, per non alterare l'essenza di ciò che la nostra Carta Costituzionale definisce e prescrive”.
Infine, uno sguardo alle questioni economiche del Paese. Per Mattarella la priorità, specialmente in una fase di rallentamento dell’economia del lavoro, è l’impegno pubblico. “Il tasso di occupazione – ha detto – è inferiore alla media europea e particolarmente penalizzati sono il lavoro femminile e quello dei giovani: dobbiamo migliorare per superare i rischi di marginalità ai quali vanno incontro diverse componenti sociali e territoriali”.
Claudio Canzone
Fonte foto: repubblica.it