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MANDURIA - (TA) Un operaio edile di 42 anni si è tolto ieri la vita impiccandosi nella cantina della sua abitazione di via Casaburi. L'uomo, licenziato un mese fa da una delle tante aziende mangiate dalla crisi del momento, non voleva rassegnarsi ad una vita da precario, e da quanto appreso dalle prime indagini, continuava disperatamente a contattare il suo ex datore di lavoro per sapere quando sarebbe potuto tornare in cantiere.[MORE] Non ricevendo però risposte positive, l'uomo avrebbe deciso di togliersi la vita proprio a pochi passi dalla sua famiglia, con un grosso cavo elettrico legato al collo. Il suo corpo, ormai privo di vita, è stato trovato dai parenti che, preoccupati per il mancato rientro a casa dell'uomo, erano andati a cercarlo. Inutili sono stati i soccorsi del 118.
Ancora un gesto disperato che testimonia quanto il problema del lavoro stia diventando sempre più un vero e proprio dramma sociale. In Italia aumentano ogni giorno episodi di questo tipo legati all'incremento della disoccupazione. Il suicidio risulta essere l'unica soluzione per un padre che da un momento all'altro si trova a non poter più mantenere la propria famiglia.
Il quarantunenne è morto lasciando sola sua moglie e i suoi due ragazzi di 17 e 13 anni. Intanto verranno effettuati ulteriori accertamenti da parte della polizia locale.